“Il fine d’anno è stato pieno di fuochi d’artificio mediatici. Proprio contestualmente alla chiusura della manovra di bilancio ho letto molte cose completamente inventate e altre verosimili, ma appositamente incomplete. Ho preferito non alimentare le polveri in un momento delicato come la legge di bilancio visto che mi sembravano strumentali alla contrattazione in corso da parte delle forze parlamentari. Ora che la questione è chiusa credo tuttavia opportuno chiarire alcuni punti, per evitare che alla prossima occasione si torni a diffondere notizie prive di fondamento. Per difendersi da numerosi attacchi, Casaleggio Associati si è tutelata più volte per vie legali. Dunque al termine delle cause si appurerà se i tanti declamati scoop sono stati tali o solo bufale per ingannare le persone”. E’ quanto scrive, in un lungo post pubblicato su Facebook, Davide Casaleggio, riguardo le polemiche sorte durante l’esame della manovra che hanno riguardato la Casaleggio Associati.
Nel post Casaleggio smentisce che la sua società guadagni “di più con il Movimento in Parlamento e al Governo” (2.7 milioni di euro di fatturato e 617 mila euro di utile nel 2007 prima del MoVimento, lo scorso anno invece 2 milioni di fatturato e 181 mila euro di utile) e che lui stesso assista il Movimento “per soldi”. E’ falso, inoltre, che la Casaleggio Associati si occupi di lobbying e che i “nomi dei clienti di una società privata devono essere pubblici”.
“Casaleggio Associati – scrive ancora lo stesso Casaleggio – non gestisce in alcun modo soldi dei parlamentari o del Movimento 5 stelle. Nonostante decine di smentite, ancora oggi testate a livello nazionale continuano a diffondere questa informazione completamente falsa. Non c’è alcuna questione di ‘opacità’ o ‘ruoli poco chiari’, è solo una bufala”.
Nel post Casaleggio smentisce, inoltre, che Moby sia “stata favorita dal Movimento 5 stelle nella sua attività parlamentare e governativa” e che la Casaleggio Associati sia in conflitto di interessi. Falso anche che il fondatore del Movimento, Beppe Grillo, e lo stesso Casaleggio siano in conflitto tra loro. “Certa stampa – scrive ancora – mi vorrebbe in conflitto perenne con Beppe arrivando ad inventarsi situazioni e virgolettati mai detti. Mentre i virgolettati purtroppo sono difficili da smentire anche se chiaramente falsi, le ambientazioni sono più facili. Il Corriere della Sera diretto da Luciano Fontana è riuscito ad inventare di sana pianta un mio incontro con Beppe e l’avvocato Ciannavei presso il suo albergo corredato di dettagli e virgolettati su quanto detto. Peccato che non sia così e chiunque mi abbia visto al Campidoglio all’ora indicata dal Corriere lo potrà confermare”.
Davide Casaleggi smentisce anche che la sua società abbia partecipato alla stesura del piano dell’innovazione e che abbia compiuto, come nel caso Cambridge Analytica, raccolta massiva di dati sensibili sui social attraverso un un’applicazione che in realtà la Casaleggio Associati ha realizzato sei anni fa “secondo i principi di legge e secondo le indicazioni di Facebook, come migliaia di applicazioni analoghe”.