Uno Mattina è una delle trasmissioni storiche che più identifica il servizio pubblico. Nato a metà degli anni ‘80 e condotto nella prima edizione da Piero Badaloni ed Elisabetta Gardini, questo contenitore televisivo rappresenta fin dagli albori il tentativo della Rai di offrire un servizio informativo anche al foltissimo pubblico delle casalinghe, degli anziani o comunque delle persone che per diverse ragioni non lavorano necessariamente durante la mattinata, ma in altri momenti della giornata. Uno Mattina non è stata solo una trasmissione pioniera – sulla falsariga degli esperimenti dei grandi network americani come Abc, Cbs e Nbc, in cui i contenitori mattutini hanno sempre avuto una grande rilevanza, oppure al “coetaneo” di Uno Mattina nel Regno Unito, This Morning – ma è stata anche una nave scuola per tantissimi presentatori, tecnici e personale della Rai che, nei suoi studi televisivi, si sono fatti le ossa.
Ripercorrendo la sua storia, nel corso degli anni il format si è modificato varie volte, anche in conseguenza dell’aggressione della fascia mattutina da parte delle reti concorrenti, in primis Mediaset ma successivamente anche La7, oltre ai network satellitari e alle tv locali, sempre molto seguite in certe zone d’Italia. Attualmente la formula è quella della messa in onda dal lunedì al venerdì, dalle 6.45 alle 9.50, con diversi intermezzi in cui la linea passa alla redazione del Tg1. Per la prima volta, in questa stagione la conduzione è stata affidata a Monica Giandotti a Marco Frittella: il primo rappresenta un’icona del Tg1, distintosi negli anni per autorevolezza e per essere un demiurgo degli equilibri politici, un cronista molto oculato e prudente nel dare notizie che potrebbero essere smentite; la Giandotti, invece, è nota al grande pubblico soprattutto per le sue esperienza a Rai3, in particolare come volto del telegiornale delle 19 e per la conduzione di Agorà Estate nella scorsa annata.
Competente e spigliata, sta dimostrando una certa versatilità, soprattutto in questi giorni in cui è costretta a condurre il programma da casa in attesa di un tampone per verificare l’eventuale positività al Covid. La coppia funziona, pur ritrovandosi al timone in un momento storico in cui la Rai sta faticando un po’ dal punto di vista degli ascolti. In questa stagione la trasmissione si è assestata intorno al 16% di share media, con un’audience di poco più di 826.000 persone, come evidenziano i dati forniti da OmnicomMediaGroup, multinazionale che realizza analisi per le più grandi aziende del mondo che pianificano pubblicità in Italia.
Entrando nel dettaglio degli ascolti, è interessante sottolineare due aspetti: il primo è che Uno Mattina presenta una quota femminile decisamente superiore rispetto a quella maschile (66% dell’audience contro il 34% della controparte maschile), il secondo è che circa il 93% del pubblico ha più di 45 anni. Ma qui c’è una novità, quasi inaspettata, riguardante questa nuova stagione a guida Frittella-Giandotti: il pubblico sta ringiovanendo. Seppur il ringiovanimento sia leggero, infatti, guardando alla composizione del pubblico si può notare un incremento della quota del target “adulti 15-44 anni” che passa dal 4,71% del 2019 al 6,11% del 2020: un dato positivo quindi, considerando che dalle parti di Saxa Rubra il leitmotiv è appunto “ringiovanire”.
Dal punto di vista degli ascolti per fasce territoriali, invece, le regioni che riportano i dati d’ascolto maggiori in termini di share risultano essere quelle del Centro-Sud (Campania, Lazio e Sardegna), a differenza delle regioni del Nord (Emilia-Romagna, Lombardia e Liguria), dove si registrano i dati d’ascolto più bassi.