Carlo Freccero, genio savonese della televisione, non bissa i successi del suo passato da direttore di Rai2 e Rai4, dove ha saputo inventare prodotti innovativi che hanno fatto la storia della televisione: Sciuscià, Satyricon, Rockpolitik, lanciando o consolidando personalità di spicco come Daniele Luttazzi, Serena Dandini e Michele Santoro fra gli altri; prodotti irripetibili che hanno scritto un pezzo di storia del medium. Successi che non si sono ripetuti nell’attuale direzione di Rai 2.
Secondo quanto risulta da un report della multinazionale Omnicom Media Group, infatti, dall’insediamento di Freccero alla guida della seconda rete avvenuto nel Novembre 2018 fino ad oggi gli ascolti registrano un calo in termini di audience del 4,5% nel totale giorno, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Più leggera la flessione nel Prime Time che si aggira intorno dell’1,6% riferendosi sempre allo stesso periodo dello scorso anno.
SETTEMBRE NERO. In realtà questi dati potrebbero fuorviare, visto che il vero calo sensibile degli ascolti di rete si è registrato nel mese di settembre 2019 rispetto allo stesso mese del 2018 (-25% di audience nel giorno medio e -38% nella fascia centrale del prime time, tra le 21 e le 23). Il calo in termini di share risulta essere di 1,7 punti percentuali nel totale giorno e di 3,1 punti percentuali nel Prime Time. È proprio questo segno meno, secondo il report di Omnicom Media Group, a condizionare in negativo la media del periodo che ha coinciso con la guida di Freccero.
Se si analizza il primo semestre di quest’anno, Rai 2 ha totalizzato infatti un ascolto medio di 752 mila spettatori e il 6% di share nel totale giorno. Rispetto al primo semestre 2018 Rai 2 sconta circa l’1,5% di spettatori nel giorno medio. Da notare però che la cura Freccero ha funzionato in Prime Time, dato che rispetto al primo semestre 2018 la rete cadetta nel 2019 cresce del 7% in termini di audience guadagnando 0,6 punti di share.
BILANCIO OPACO. In sintesi, dunque, gli ascolti del primo semestre del 2019 sotto la guida di Carlo Freccero registrano risultati in linea con l’analogo periodo del 2018, ma con una lieve crescita nel Prime Time. Al contrario, il vero cambio di rotta, con un calo sensibile degli ascolti, si riscontra nel solo mese di settembre 2019 rispetto allo stesso mese del 2018. Sotto la direzione Freccero, Rai 2 si presenta come canale femminile (56% del pubblico) e improntato ad un target maturo, con il 67% dell’audience che ha più di 55 anni.
Le regioni del Nord Italia riportano i dati d’ascolto maggiori, a discapito del Sud. Infatti, regioni quali Abruzzo, Sicilia e Calabria hanno ascolti al di sotto della media, mentre Veneto e Lombardia fanno registrare i migliori risultati d’ascolto. Inoltre, rispetto ai dati del primo semestre del 2018, il canale registra un interessante aumento di quota d’ascolto in termini di share maschile (+0,4%) e di laureati (+0,3%). Tornando alle regioni del Sud Italia, da sottolineare che, pur rimanendo la quota più bassa negli ascolti, registrano un incremento dell’ascolto del +0,4%. Comunque, non siamo certo di fronte al gradimento che ci si aspettava.