Ogni mattina si materializza su La7 un piccolo miracolo Auditel. A certificarlo è un report del centro media OmnicomMediaGroup, multinazionale che realizza dati e analisi per le più grandi aziende del mondo che pianificano pubblicità in Italia, secondo il quale i programmi “L’aria che tira” in primis ma anche “Coffee Break” e “Tagadà” registrano una quota di ascolto maschile addirittura superiore a quella femminile, in fasce orarie tradizionalmente “regno delle casalinghe”.
Il profilo sociologico di OmnicomMediaGroup rivela infatti che nel periodo dicembre 2019 – gennaio 2020, il contenitore condotto da Myrta Merlino (nella foto), in onda dal lunedì al venerdì dalle 11 alle 13.20 circa, è visto per il 52% da maschi e per il 48% da femmine, invertendo il trend dello stesso periodo dello scorso anno quando, seppur leggermente, la quota femminile superava quella maschile (51% femmine vs 49% maschi). Questo piccolo miracolo è merito della conduttrice che ha saputo adattare il linguaggio spesso criptico e arzigogolato dell’economia e della politica al pubblico del mattino, aggiungendo la concretezza e la rigorosità della formazione economica degli anni in cui si formava in programmi della Rai storici, come “Economix”. Questo aspetto fa breccia negli ascolti, visto che, sempre secondo OmnicomMediaGroup, “L’aria che tira” in questa stagione viaggia su una media di 533.000 spettatori circa (share medio 5,7%), il 2% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Nel daytime mezzogiorno, i programmi “pop” con gli share più elevati sono “Forum” su Canale 5 e “Storie Italiane” prima e “La prova del Cuoco” immediatamente dopo su Rai Uno. I due canali presi congiuntamente, nella fascia oraria in considerazione, raggiungono in media il 32% di share e un pubblico prevalentemente femminile e adulto (quota d’ascolto degli over 45 pari all’88% circa). Si evince che Myrta riesce a tenere testa a delle vere e proprie corazzate televisive. Circa l’età degli spettatori del programma, i dati di OmnicomMediaGroup mostrano come circa il 92% dell’audience abbia più di 45 anni. Le regioni del Centro Italia, con Umbria a Toscana, riportano gli ascolti più alti, a differenza del Sud, dove Campania, Calabria e Sicilia registrano risultati d’ascolto più bassi.
Note di merito anche per “Coffee Break” e “Tagadà”, sempre su La7. Il primo, in onda su La7 nella fascia oraria precedente a “L’aria che tira”, si difende benissimo nel mare magnum della mattina. Il format condotto da Andrea Pancani presenta un profilo analogo a quello della Merlino, con una leggera prevalenza maschile davanti ai teleschermi, una quota di laureati in termini di share superiore alla media e un pubblico composto per il 90% circa da over 45. La conduzione del giornalista partenopeo convince sempre e riesce a rosicchiare importanti percentuali di share ai grossi competitor di quella agguerritissima fascia. Discorso simile per il talk pomeridiano di Tiziana Panella, in onda dal lunedì al venerdì alle 14.15: anche in questo caso, infatti, la quota maschile è leggermente superiore rispetto a quella femminile (51% maschi contro 49% femmine) e i dati d’ascolto più bassi in termini di share si registrano al Sud Italia (Calabria e Sicilia).