di Alessandro Barcella
La musica non paga? Dipende dal gruppo in cui suoni. E se il gruppo è quello del neo-governatore della Regione Lombardia Roberto Maroni, impugnare sax o clarinetto potrebbe rappresentare un bell’affare. Storia vecchia quella della propensione per la sanità pubblica da parte dei componenti della band “Distretto 51”, una significativa percentuale dei quali è da tempo impegnata in posizioni dirigenziali di Asl e strutture ad esse legate. Qualche nome è utile citarlo, non intendendo con ciò parlare di favoritismi, ma sottolineando la curiosa coincidenza di una band i cui componenti (per quasi un 50%) sembrano prediligere in modo particolare il soldo pubblico.
La storia della band
Il nucleo storico dei “Distretto 51”, nato in anni giovanili tra vita d’oratorio e liceo, si rafforza nei primi ‘80 attorno all’“hammond organ” , il tastierista Bobo Maroni (futuro asso pigliatutto della Lega Nord dopo la detronizzazione dei bossiani). “Dal rock di Springsteen al rhythm ‘n’ blues, dal soul di Otis Redding e Aretha Franklin al funk e alle sonorità della musica nera degli anni ’70, compresa citazioni dance”. Questo il biglietto da visita della band, i cui concerti hanno riempito negli anni i locali del varesotto. Tra i “magnifici 13” della formazione storica, come anticipato, l’interesse per il sociale sembra prevalere. A partire dalla voce del gruppo, Simona Paudice, in forza dopo una contestatissima assunzione come “coadiutrice amministrativa esperta” all’Ospedale di Treviglio-Caravaggio, nella bergamasca. Nell’organico dell’ospedale di Gallarate, invece, il sax tenore e baritono Ivan Caico (a capo dell’unità di cardiologia e coronaria del Sant’Antonio Abate). Posizione di vertice, alla guida dal 2011 della Direzione Generale dell’azienda sanitaria locale di Varese ( e già in passato al ministero del Welfare, sotto lo stesso Maroni) per Giovanni “Jhonny” Daverio, altra voce del gruppo. Giuseppe Gegè Rossi, chitarrista per passione, è invece per mestiere direttore dell’azienda ospedaliera di Lodi.
Un mestiere da cui sembra essersi tenuto distante il percussionista Marco Caccianiga. Nulla a che fare con il pubblico? Vi sbagliate, perchè Caccianiga è stato a lungo assessore comunale allo sport (sino al 2005). Dove? Nel solito feudo leghista di Varese. Caccianiga ha poi saltato il fosso della politica tornando alla vecchia passione sportiva ed oggi è responsabile della Scuola calcio del Varese, che milita in serie B. Pubblica amministrazione ma non in Sanità per il trombettista Ferruccio Mambrini, impiegato nel piccolo Comune di Castello Cabiaglio (Varese).
Sei su tredici dunque, e considerando l’ipotesi che qualche altro incarico pubblico, anche periferico, possa esserci sfuggito.
Due poltrone in caldo
Ma la band deve restare sempre unita, come nei gloriosi anni ‘90, ed ecco allora che Roberto Maroni medita di richiamare alcuni dei suoi a posizioni ancora più prestigiose. In queste ore diversi rumor danno per certo l’ingresso di Daverio e Rossi ai posti più alti di Palazzo Lombardia, naturalmente sempre nella “cornucopia” sanità. Direzione Welfare e Direzione Sanità potrebbero essere le poltrone, ambitissime, da assegnare ai due vecchi amici della band. Nessuno intende nascondere che i due, in particolare, siano sempre risultati ai vertici delle classifiche di gradimento dei manager pubblici. Qui si parla di altro, di opportunità offerte al solito numero ristretto di professionisti, magari conosciuti in altri ambiti.
Ma forse quando Maroni e gli altri della band pensarono al nome da darle, ebbero una vera illuminazione: e se “Distretto 51” fosse il nome di un nuovo dipartimento Asl? Un luogo dove ritrovarsi, a ruoli differenziati, tutti e 13?