La minoranza del Pd ha trovato il candidato al prossimo congresso: Roberto Speranza. Come anticipato da La Notizia , l’ex capogruppo dem alla Camera ha rotto gli indugi presentandosi come avversari di Matteo Renzi per la segreteria. E ha usato la metafora di Davide contro Golia, consapevole delle difficoltà che lo attendono. “Arriverà presto il congresso Pd e io ci sarò, mi batterò con coraggio e umiltà. Chi mi conosce sa che non sono una prima donna. Ma credo che oggi il Pd deve cambiare. Non deve essere un uomo solo al comando, ma deve ricostruire un collettivo e mettersi al servizio della ricostruzione del centrosinistra”, ha spiegato Speranza nel corso di un incontro organizzato a Roma.
“Guardando al sistema di potere di Renzi qualcuno penserà Davide contro Golia? Accetto la sfida e sono ottimista perché non sono solo”, ha aggiunto il leader della minoranza. E nel suo intervento ha anche tratteggiato la fisionomia che punta a dare al partito: “Voglio dirlo anche alle altre forze fuori di noi, le altre forze progressiste fuori dal Pd. È vero che il Pd da solo non ce la può fare, ma se non cambia il Pd non può vincere il centrosinistra e vinceranno i populisti. Io penso che si può cambiare il Pd, ci proveremo con tutte le energie, non ci rassegneremo mai al partito della nazione. Se questo dovesse avvenire, allora non sarà una nostra scelta. Semplicemente il Pd non esisterà più”. L’obiettivo è quello di mettere insieme tutti, sciogliendo le correnti. Parole che suonano però come una strategia di comunicazione, con scarse. possibilità di metterle in pratica.
L’ex presidente dei deputati del Pd ha anche rilanciato il tema che agita i dem: le modifiche al Jobs Act. “Il Governo corregga ila riforma. Sui voucher, cosa aspettiamo a intervenire?”. E ancora: “Il ministro Poletti ha sbagliato. Un ministro del governo non può dire mai ‘andiamo al voto così non si fa il referendum’. È inaccettabile ed è ancora più grave perché detto nel giorno della fiducia del Senato al Governo”.
Anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, è intervenuto a sostenere la candidatura di Speranza. Attaccando duramente Renzi. “Il muscolarismo è una componente essenziale del renzismo e dietro il muscolarismo c’è la manipolazione della verità. Non è mai accaduto che la sinistra utilizzasse la manipolazione”. E il leader pugliese del Pd ha invitato Enrico Rossi a unirsi alla sfida contro l’ex premier: “Se venisse con noi sarebbe meglio”, ha scandito Emiliano.