Il Movimento 5 Stelle finisce sotto accusa di conflitto di interessi a Roma. Perché l’assessora all’Ambiente, Paola Muraro, è stata per anni consulente dall’Ama, la società municipalizzata che gestisce la raccolta rifiuti nella Capitale. Tutto lecito, per carità. Ma, mentre l’emergenza spazzatura diventa preoccupante per le strade romane, intorno al Campidoglio monta la polemica sul conflitto di interessi. Finendo per toccare il sindaco Virginia Raggi, che ha iniziato in salita il suo mandato. Anche se lei ha evitato di entrare nel dettaglio, limitandosi a dire: “Non sono preoccupata. Sapevamo che ci avrebbero attaccato”
La Muraro, in qualità di consulente, aveva il compito di interessarsi della qualità dei rifiuti in ingresso, la qualità del processo di trattamento e quella dei rifiuti in uscita di tutti gli impianti Ama. L’assessora si è difesa: “Ero solo una consulente. Il consulente consiglia, non dirige”. E poi ha aggiunto: “Se sono stata contattata dalla procura? No. Cosa farei se dovessi essere indagata? Non posso pensare a una cosa che non è nella mia disponibilità. Ma ho pronto un mio dossier, lo tirerò fuori al momento giusto”.
Ma le sue parole non hanno convinto gli avversari politici: le opposizioni hanno chiesto le sue dimissioni. “Queste municipalizzate romane non sono dei carrozzoni dove vengono stipati parenti, amici e raccomandati? E’ in questo modo che il Movimento 5 Stelle intende segnare la discontinuità con la mala gestione del passato?”, ha scritto su Facebook la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, puntando il dito sulle contraddizioni dei pentastellati.
Altrettanto duro il capogruppo del Pd alla Camera, Ettore Rosato. “Roma è sporca né più né meno (anzi di più) di prima che la Raggi fosse eletta sindaca. Ma è stata lei a dire che il problema lo avrebbe risolto tre settimane fan nel frattempo si è scoperto pure che chi avrebbe dovuto affrontare la questione, l’assessora all’Ambiente Paola Muraro, s’è presa un milione di euro in consulenza da quell’Ama che oggi accusa di inefficienza e ritardi”. La senatrice dem, Giuseppina Maturani, ha ricordato gli slogan dei 5 Stelle usati in campagna elettorale. “La storia sta cambiando, diceva la Raggi appena eletta Sindaca, ma per ora, per Roma soffocata dalla spazzatura la storia rimane la stessa”. Sulla stessa lunghezza d’onda si sintonizza anche Stefano Fassina di Sinistra Italiana: “A Roma, il quadro politico e amministrativo del ciclo dei rifiuti si fa ogni giorno più inquietante, mentre la città ritorna in drammatica sofferenza e i protagonisti del disastro e della malagestione, come Cerroni, si ripropongono in veste di salvatori della patria in un fiume di interviste”.