Seppur sani come un pesce, per nulla al mondo avrebbero rinunciato a ottenere la pensione d’invalidità. Del resto riuscire a mettere le mani sull’ingiusta rendita in Sicilia, sembra tutt’altro che complicato perché basta un medico compiacente, qualche esame farlocco e una recita degna del gran teatro. Proprio lo spettacolo desolante portato alla luce ieri dalla Procura di Siracusa che ha arrestato nove persone, due ai domiciliari tra cui un neurologo di Asp e sette a cui è stato imposto il divieto di esercitare la professione di medico, nell’ambito dell’indagine denominata – non senza ironia – “Povero Ippocrate”. Già perché a tradire il padre della medicina sono stati proprio quei camici bianchi che, dopo anni di studio e fatica, giurano di tutelare i malati, quelli veri e non di certo quelli immaginari finiti nel maxi procedimento in cui sono già indagate ben 73 persone. Tra queste, oltre ai finti ammalati, ci sono altri dodici medici dell’Asp e cinque colleghi dell’istituto nazionale di previdenza.
TEATRINO DESOLANTE. Un teatrino che durava dal 2016 secondo uno schema rodato, ben preciso, che coinvolgeva i vari attori coinvolti nella truffa. Pazienti sedati per apparire malati, commedianti reclutati per recitare la parte di parenti o false badanti che li accompagnavano. Poi esami diagnostici mai eseguiti ma di cui si avevano referti, attestanti patologie immaginarie e assolutamente non corrispondenti allo stato di salute del presunto paziente. Una serie di raggiri che, dietro pagamento, venivano resi possibili dai medici infedeli. Proprio loro, prima delle visite per ottenere l’agognata pensione d’invalidità, istruivano i clienti su come simulare i sintomi. Uno spettacolo ignobile che è stato ampiamente documentato dagli inquirenti con una sterminata serie di intercettazioni ambientali e video che non lasciano scampo a dubbi.
Tra i tanti, spunta un video in cui un anziano a cui è stata assegnata l’invalidità, va dal medico compiacente per complimentarsi del risultato. Non ci sarebbe granché da dire se non fosse che l’uomo, seppur in là con gli anni, non abbia assolutamente nulla. Lo si capisce senza ombra di dubbio quando il finto invalido si alza, raggiunge con rapide falcate il medico per dirgli: “A dottore, non mi si gonfia niente e fra l’altro vado a ballare e ballo con un piede… guarda come dondolo, guarda come dondolo!”. Una scena surreale con l’anziano, letteralmente in preda all’euforia, che saltella su un piede.
Entusiasmo che si interrompe solo con il camice bianco che, dopo avergli dato una pacca sul braccio, afferma: “Va bene, va bene. Si sieda. Quanto faccio qua? Un attimo…”. In un altro video, invece, si assiste ad un’altra scenetta ignobile. Nel video si vede un uomo in perfetto stato di salute che sale e scende le scale infinite volte. Al contrario di quanto si potrebbe pensare, il finto paziente non lo fa per tenersi in allenamento ma solo per “affaticarsi” il più possibile in vista dell’imminente visita medica, proprio quella in cui si sarebbe deciso il destino dell’agognata pensione d’invalidità.