La sfida alle elezioni presidenziali di novembre negli Stati Uniti sarà una replica di quella di quattro anni fa: di nuovo Joe Biden contro Donald Trump. E lo scontro tra l’attuale e il precedente presidente si infiamma, con Biden che in occasione del discorso sullo stato dell’Unione attacca duramente il candidato repubblicano.
“Era dai tempi del presidente Lincoln e della guerra civile che la libertà e la democrazia non erano state sotto attacco qui in patria come lo sono oggi”, dice il presidente Usa. Per il quale “la libertà e la democrazia sono sotto attacco sia in patria che all’estero”. Un discorso che segue sempre questo filo rosso, tra le minacce internazionali e quella di Trump.
Il duro attacco di Biden a Trump: la campagna per le presidenziali si accende
Il discorso di Biden si incentra sull’ottimismo per il futuro e non mancano riferimenti alla sua età, ironici: “Alla mia età certe cose diventano più chiare che mai”. Una buona parte del discorso si concentra su Trump, seppur senza mai nominarlo direttamente ma definendolo solo il suo predecessore. Si parte con un’accusa al tycoon di “sottomettersi” a Putin in merito alla guerra in Ucraina.
Per Biden è “scandaloso” l’invito di Trump a Putin a fare “quello che vuole” con i Paesi Nato che non pagano la giusta quota. Contro il tycoon arrivano altri attacchi: “La mia vita mi ha insegnato ad abbracciare la libertà e la democrazia. Un futuro basato sui valori fondamentali che hanno definito l’America: onestà, decenza, dignità, uguaglianza”. Ma “ora alcune persone della mia età vedono una storia diversa: una storia americana di risentimento, vendetta e punizione. Quello non sono io”. Il presidente Usa parla di un’economia da record “che il mondo intero ci invidia”, provando ad aumentare i consensi in un momento in cui i sondaggi lo vedono in difficoltà.