La riapertura della scuola non è stata “determinante” per l’aumento dei contagi. A sottolinearlo è il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, intervenuta questa mattina a RTL102.5: “Tutti gli studi – ha spiegato l’esponente dell’Esecutivo – ormai concordano sul fatto che l’apertura delle scuole non abbia avuto un ruolo determinante nell’aumento dei casi generali. Io non avevo dubbi su questo, perché ricordo che a scuola ci sono regole ferree che abbiamo pensato quest’estate”.
Oggi però il tema è quello del rientro a scuola degli studenti e in merito Azzolina ha spiegato che potrà dirsi “veramente soddisfatta quando tutti i ragazzi, soprattutto quelli delle superiori, potranno tornare in classe”. “E’ chiaro – ha aggiunto la ministra – che bisogna sempre mantenere un atteggiamento di prudenza perché noi dobbiamo osservare la curva dei contagi e far sì che si stabilizzi. Ma credo che ci sarà un ritorno graduale”.
Il ministro ha infatti ricordato che la seconda ondata della pandemia “è stata molto pesante”, pur sottolineando che la cosa importante è “che le limitazioni che ci sono adesso siano temporanee”. “Io – ha aggiunto – sto lavorando affinché non ci siano ulteriori chiusure anche a livello locale perché, ahimè, questo è un Paese in cui il ministro dell’Istruzione non può decidere sull’apertura o sulla chiusura della scuola, mentre sappiamo che altre autorità, come il sindaco, il presidente di provincia po quello di regione possono decidere in merito”.
“Quindi – ha concluso Azzolina – non faccio altro che alzare la cornetta del telefono e provare a parlare con tutti quanti nel massimo rispetto che ci deve essere tra le istituzioni per far sì che non ci siano ulteriori chiusure e soprattutto che nelle prossime settimane, in maniera graduale, si possano riportare gli studenti delle superiori a scuola”.