Il Qatargate approda a Viva Rai 2 e finisce nel mirino della satira di Fiorello: lo showman ha aperto l’ultima puntata del format omaggiando ironicamente la “sana corruzione” che, con la scoperta delle mazzette inviate al Parlamento europeo, da primato italiano si è estesa all’Ue intera.
Dall’Italia a Bruxelles, la “sana corruzione” finisce nel mirino della satira di Fiorello sul Qatargate a Viva Rai 2
“Qui cantiamo per non piangere”, ha esordito Fiorello, dopo aver fatto gli auguri a Gianni Morandi intonando una versione rivisitata di Tanti auguri a te. “Cos’è successo? Un casino è successo”, ha continuato, mostrando alcuni titoli di giornali che riportano la notizia delle mazzette dal Quatar al Parlamento europeo per i mondiali che hanno travolto anche quattro politici italiani tra i quali l’ex eurodeputato del Partito democratico e sindacalista Antonio Panzeri.
“Un casino incredibile. Finalmente. Un po’ di corruzione anche in Europa. Non solo qua, non solo in Italia. Finalmente. La sana corruzione”, ha spiegato il conduttore di Viva Rai 2. “Prima parliamo dei nostri”, ha continuato mostrando una foto di Panzeri e precisando che l’ex eurodeputato è stato “solo” arrestato. Sottolineando che insieme al sindacalista sono state fermate anche la moglie e la figlia, Fiorello ha esclamato: “Ma chi sono? I nuovi Soumahoro!”.
Ma la satira di Fiorello sul Qatargate non si è esaurita qui. Subito dopo, lo showman ha inquadrato un sacchetto pieno di mazzette, chiaro riferimento a quelli ritrovati in casa della vicepresidente grega dell’Europarlamento Eva Kaili. E, rivolgendosi ai telespettatori, il conduttore ha spiegato: “Questo sacchetto noi l’abbiamo preso per farvi capire che non è solo in Europa… Sapete da dove viene questo sacchetto di soldi? Dall’ufficio di Stefano Coletta. Sono i soldi del canone – e ha ironizzato –. Mi raccomando, fatevi un giro da Coletta. Coletta ti abbiamo preso”.
Metro C Roma, lo showman smonta le promesse di Gualtieri
Da Bruxelles a Roma. Nella puntata andata in onda nella mattinata di lunedì 12 dicembre, non è mancata una buona dose di ironia incentrata sulla Capitale. Il tema è quello della metropolitana.
“Grande notizia che riguarda Roma. Signori, ci siamo”, ha annunciato per poi mostrare il titolo Ansa Metro C Roma, Gualtieri: “Stazione Colosseo sarà la più bella del mondo, operativa a febbraio 2025”.
“Amici, bisogna fare un applauso”, ha detto quindi Fiorello. E, alludendo alle lungaggini che contraddistinguono i lavori nella Capitale prima di giungere a conclusione, ha asserito: “Bisogna fare un applauso perché fare la metropolitana a Roma, lo sapete, non è stato facile. Non è come a Milano che scavano e la trovano già fatta. No. Qua per arrivare a fare la stazione al Colosseo facevano così: ‘Scava, scava, scava… stop. E qui ci sta il salotto di Augusto. Scava, scava, scava… e qui ci sta il garage di Augusto. Scava, scava, scava… e qui c’è il tinello di Augusto’. Ma quanto costruiva ‘sto Augusto? – e, prima di lanciare un servizio satirico sul tema, ha chiosato –. Quindi per arrivarci, al Colosseo, c’è voluto tanto”.