“Noi condanniamo la decisione di Mosca” di riconoscere le repubbliche di Lugansk e Donetsk e “condanniamo l’incursione militare in Ucraina”. “È una escalation seria provocata dalla Russia”. È quanto ha detto nel corso di una conferenza stampa (qui il video) il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ribadendo il “supporto politico e finanziario” all’Ucraina. “La Russia è passata all’azione militare, siamo in allerta, monitoriamo la situazione” ha aggiunto il capo dell’Alleanza atlantica.
“La Nato – ha detto ancora Stoltenberg – è risoluta e unita nella sua determinazione a proteggere e difendere tutti gli alleati. Nelle scorse settimane gli alleati hanno dispiegato migliaia di soldati aggiuntivi nella parte orientale dell’Alleanza e messo di più in stand-by. Abbiamo oltre cento jet ad allerta alta e ci sono oltre 120 navi in mare, dall’Alto Nord al Mediterraneo. Continueremo a fare tutto ciò che è necessario per proteggere gli alleati dalle aggressioni”.
“Questa è una crisi creata interamente dalla sola Russia. Ogni indicatore ci dice che la Russia sta continuando a pianificare un attacco su vasta scala in Ucraina” ha detto ancora Stoltenberg ribadendo che la Nato continuerà “a chiedere alla Russia di fare un passo indietro… Non è mai troppo tardi per non attaccare”. Così il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in conferenza stampa a Bruxelles.
“Non è mai troppo tardi per non attaccare – ha detto spiegato il numero uno della Nato -, per questa ragione continuiamo a chiedere alla Russia di fare un passo indietro, di ridurre l’escalation e impegnarsi in buona fede negli forzi diplomatici per trovare una soluzione politica”.
“La soluzione migliore sarebbe che l’Ucraina rinunciasse spontaneamente all’ambizione di aderire alla Nato” ha detto il presidente russo, Vladimir Putin. “L’ingresso dell’esercito russo in Ucraina – ha avvertito il presidente russo – dipenderà dalla situazione sul terreno. La possibilità che l’Ucraina abbia armi tattiche nucleari costituisce una minaccia strategica per la Russia”.
“Dobbiamo risolvere in metodo pacifico la questione del Donbass, e applicare gli accordi di Minsk, ma è un problema se i nostri partner forniscono armamenti a Kiev” ha detto ancora Putin aggiungendo che va rispettato “il desiderio della popolazione” del Donbass, “c’è stato un referendum”.