La Russia assume la presidenza del Consiglio di Sicurezza dell’Onu: il passaggio dell’incarico istituzionale a Mosca ha fatto insorgere l’Ucraina che ha bollato come un fallimento il trasferimento di un incarico talmente importante a un Paese che da oltre un anno è impegnato nella devastazione di Kiev.
La Russia assume la presidenza del Consiglio di Sicurezza Onu. Kiev protesta: “Una vergogna”
“Uno schiaffo in faccia. Un colpo alle relazioni internazionali. Una vergogna”. Così l’Ucraina ha commentato il trasferimento alla Russia della presidenza del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, organo istituito a suo tempo per garantire la tutela della pace e della sicurezza internazionale. Kiev si è scagliata duramente contro il passaggio della presidenza del Consiglio di Sicurezza Onu a Mosca – che ricoprirà il ruolo per un mese – rimarcando la responsabilità del Paese di aver scatenato un conflitto drammatico e sanguinoso nel cuore dell’Europa. La Nazione guidata dal Volodymyr Zelensky, inoltre, ha ricordato che il leader del Cremlino Vladimir Putin è attualmente soggetto a un mandato d’arresto internazionale per presunti crimini di guerra.
L’ultima volta in cui la Russia ha presieduto il Consiglio di Sicurezza risale a febbraio 2022, il periodo in cui ordinò proprio l’invasione dell’Ucraina. La nuova presidenza russa è arrivata nel momento in cui l’offensiva invernale di Mosca nel Donbass pare stia restituendo al Paese guidato da Putin successi marginali a fronte della morte di migliaia di persone. È quanto riferito dall’intelligenze britannica che ha anche giudicato fallito il progetto portato avanti dall’esercito russo.
La risposta degli Stati Uniti al “fallimento dell’istituzione” denunciato dall’Ucraina
La presidenza della Russia è stata duramente contestata dal presidente ucraino Zelensky che ha parlato di un “fallimento dell’istituzione” mentre il ministro degli Esteri di Kiev Dmytro Kuleba ha descritto l’incarico conferito a Mosca come uno “schiaffo in faccia alla comunità internazionale”. Kuleba ha anche spronato gli altri membri del Consiglio di Sicurezza Onu a contrastare ogni tentativo russo volto ad abusare del suo ruolo.
Nonostante l’ondata di proteste che si è sollevata da parte ucraina, gli Stati Uniti d’America hanno spiegato di non poter impedire alla Russia, membro permanente dell’organo, di assumere un ruolo che, di fatto, è procedurale ma fortemente simbolico. Il rappresentante permanente italiano, l’ambasciatore Maurizio Massari, inoltre, ha precisato che “la presidenza mensile di turno è nelle regole del Consiglio di Sicurezza Onu ma non va sopravvalutata l’importanza del mese russo nell’equazione complessiva del conflitto ucraino”.
Intanto, ai microfoni della Tass, l’ambasciatore russo all’Onu Vassily Nebenzia ha giudicato “semplicemente assurda” l’idea di impedire a Mosca di esercitare il suo diritto di presiedere il Consiglio. L’ambasciatore ha anche precisato che una simile circostanza sarebbe impossibile senza apportare modifiche alla Carta dell’Onu.
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