La Russa ha risposto dopo le critiche ricevute a seguito della sua uscita infelice nella prima puntata del 2023 del programma di Rai 2 Belve. Uno scivolone che è stato duramente evidenziato ed attaccato da varie fronti.
La Russa risponde alle critiche dopo le sue frasi a Belve
“Se mio figlio mi dicesse di essere gay? “Accetterei con dispiacere la notizia. Perché credo che una persona come me, eterosessuale, voglia che il figlio gli assomigli. Ma se non succede, pazienza. Sarebbe come se fosse milanista”, aveva detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa nella prima puntata del programma di Rai 2 Belve. Dopo queste sue parole si è alzato un polverone mediatico e politico.
All’indomani della puntata, il presidente del Senato ha pensato di rispondere alle critiche in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera. “Ho solo risposto alle domande, se vai in un programma così rispondi secondo lo spirito della trasmissione. Non puoi fare l’istituzionale. O, peggio, l’ipocrita”. E sulla frase sui figli gay rettifica: “Avrei dovuto dire: non ce l’ho, non lo so. Dovendo ipotizzare che sentimenti avrei avuto in quella situazione ho detto che da eterosessuale avrei provato un leggero dispiacere se non fosse stato simile a me. Come è stato per uno dei miei figli quando era del Milan e io dell’Inter. Ma certo non per questo gli avrei voluto meno bene. Avrei rispettato la sua identità”.
La Russa poi parla anche dei suoi sentimenti: “Non sono sindacabili, è un mio problema intimo – dice – L’importante è che si sia rispettosi dell’identità altrui. E chi mi conosce sa che lo sono sempre stato”. Poi decide che erano sbagliate le domande: “Non si va a indagare su qualcosa che ormai non dovrebbe più essere sindacato. Dovrebbe essere scontato il rispetto di tutti”. Sul fascismo si difende: “Nel mio partito sanno che sono sempre stato, sin da ragazzo, il meno nostalgico. Prima si appigliavano al busto del Duce. Adesso che l’ho dato a mio sorella cosa rimane?”. Sull’offesa alle donne, il cui livello estetico in Parlamento sarebbe calato secondo il presidente del Senato, chiama Vladimir Luxuria: “Chiedete a lei, mi stima dal primo giorno di legislatura”. E conclude: “Dire che ci sarà la parità solo quando ci saranno al vertice donne brutte, grasse e stupide così come ora ci sono uomini brutti, grassi e stupidi è attaccarle o difenderle?”.
Duro l’ultimo attacco di Alessandro Gassman
Intanto, c’è ancora chi non dimentica le parole a Belve di La Russa e continua ad attaccare. Nelle ultime ore, un’altra bordata al presidente del Senato è arrivata dall’attore Alessandro Gassman che su Twitter ha pubblicato un duro post. “Se avessi avuto un padre stro**, sarebbe stato un dispiacere”, aggiungendo un arcobaleno.
Se avessi avuto un padre stronzo, sarebbe stato un dispiacere. 🌈
— Alessandro Gassmann 🌳 (@GassmanGassmann) February 22, 2023