La Russa deve ancora fare i conti con le sue dichiarazioni nel programma Belve. Nelle ultime ore, è arrivata la risposta di Vladimir Luxuria che ha difeso il presidente del Senato. Allo stesso anche un altro attacco da parte di Laura Boldrini.
La Russa e le sue parole a Belve, arriva la risposta di Vladimir Luxuria
Dopo giorni dalle parole di Ignazio La Russa al programma Belve, si continua a discutere ed aggiornare con nuove dichiarazioni. A parte l’idea discutibile che il presidente del Senato ha rispetto alla possibilità di avere un figlio gay, in un altro passaggio aveva menzionato sul tema delle donne il nome di Vladimir Luxuria. “Chiedete a lei, mi stima dal primo giorno di legislatura”. E conclude: “Dire che ci sarà la parità solo quando ci saranno al vertice donne brutte, grasse e stupide così come ora ci sono uomini brutti, grassi e stupidi è attaccarle o difenderle?”.
Così è intervenuta direttamente Luxuria per rispondere alla menzione fatta dal presidente del Senato. “Ignazio La Russa omofobo? Io dico di no. Altrimenti non potrei nemmeno guardarmi allo specchio”. In una lunga intervista a Libero, Luxuria racconta di un episodio che risale al 2007, quando era deputata e riceveva molte richieste di aiuto da parte da parte di persone della comunità Lgbtqi+. Un giorno le arrivò la lettera di una ragazza trans che si era trasferita dalla Sicilia ad una città del nord dopo che il padre e il fratello non aveva accettato il suo orientamento sessuale. “Parliamo di un contesto un po’ difficile, in una famiglia con dei precedenti penali. La mamma, invece, l’aveva accettata. Nonostante questo, andar via era stata di fatto una scelta obbligata”, rivela Luxuria. Poi, quando alla madre viene diagnosticata una brutta malattia, cosa che tiene “nascosto finché può al figlio, diventato figlia, ma quando ormai non le restava molto da vivere, le dice tutto. Lei vuole tornare a casa. Ma il padre e il fratello sono inflessibili, le intimano di non provarci nemmeno. E sto usando un eufemismo”. A questo punto entra in gioca La Russa che conosceva il sindaco ed organizzò un incontro: “Gli raccontai tutta la storia e lo vidi sinceramente scosso dalla vicenda. Chiamò il sindaco. Quest’ultimo fece in modo che quella ragazza potesse tornare a casa in sicurezza, il tutto monitorato dalle Forze dell’Ordine”, svela Luxuria.
La Boldrini all’attacco del presidente del Senato
Laura Boldrini in un’intervista a Repubblica ha attaccato La Russa affermando che dopo l’intervista a Belve dovrebbe dimettersi. “La seconda carica dello Stato quando va in televisione non può abbandonarsi alla goliardia più becera come se sedesse al bar o nel salotto di casa”. Poi rincara la dose: “Lui adesso rappresenta la Repubblica. L’articolo tre della Costituzione recita che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale. E dire che gli dispiacerebbe avere un figlio gay si configura come una discriminazione, mentre uno con quel ruolo sarebbe chiamato a rimuoverli, gli ostacoli”.
Poi, aggiunge la nuova iscritta al Pd: “In qualunque altro Paese sarebbe stato costretto alle dimissioni. Qui no. Infatti si sdogana troppo e questo ha conseguenze negative sui giovani. Un uomo delle istituzioni non deve discriminare”.
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