La ruspa di Salvini? “Non basta distruggere. Serve costruire”, assicura il capogruppo del Movimento Cinque Stelle al Campidoglio, Giuliano Pacetti. “Roma sta programmando con lungimiranza e i risultati stanno arrivando”. Malgrado il debito monstre ereditato dal passato.
Salvini dice che dall’amministrazione di Roma si aspettava di più. Vi sentite traditi dall’alleato di Governo?
“Salvini ha detto che Virginia Raggi conosce Roma ma non ha la bacchetta magica. Sa anche lui che a Roma stiamo facendo un ottimo lavoro”.
Il giro del vicepremier a San Lorenzo è sembrato un test di campagna elettorale. A pochi giorni dal verdetto del processo Marra è parso un segnale…
“A differenza di quanto sostengono in tanti non crediamo alle teorie del complotto. Salvini fa quello che un ministro dell’Interno deve fare”.
Presto o tardi le elezioni arriveranno. La Raggi non ci sarà, ma il Movimento Cinque Stelle sì. Oggi la preoccupa di più un leghista o la Meloni?
“Ne riparliamo nel 2021. Intanto al posto della Meloni sarei preoccupata dai leghisti. Ha rischiato di perdere due dei suoi consiglieri comunali. Alla fine ne ha recuperato uno ma anche lei è una consigliera capitolina, non riesce a tenere accanto a sé nemmeno i suoi fedelissimi”.
Dopo due anni e mezzo di governo della città c’è comunque una certa delusione tra i romani. Su rifiuti, servizi e sicurezza il bilancio non è da incorniciare.
“Il bilancio invece è proprio quello da incorniciare. Negli ultimi vent’anni gli altri partiti hanno solo indebitato la città costruendo quel debito monstre di 13 miliardi che i romani continueranno a pagare per altri cinquant’anni. Noi abbiamo fermato tutto questo. Non si amministra una città a colpi di debiti e affidamenti diretti. Il M5S a Roma sta programmando con lungimiranza e i risultati stanno arrivando”.
Su questi problemi di Roma la Lega vi ha dato una mano?
“Il governo è dalla nostra parte. Di Maio ha appena detto che il decreto per dare a Roma più poteri arriverà presto”.
A San Lorenzo Salvini dice di voler tornare con la ruspa. È la soluzione?
“Non basta distruggere. Serve costruire. Le soluzioni possono essere trovate solo attraverso la collaborazione interistituzionale. Ad esempio bisogna dare a Roma Capitale la possibilità di assumere più agenti di Polizia Locale: mancano più di 2.000 agenti rispetto all’organico previsto. Per quanto riguarda gli sgomberi invece, anche se non tocca a noi intervenire direttamente, la sindaca Virginia Raggi nel corso della riunione in Prefettura di oggi (ieri, ndr) ha indicato alcuni criteri per definire le priorità: edifici pericolanti, stabili con condizioni igienico-sanitarie degradate e tutti quei casi in cui è intervenuta una sentenza del tribunale. Il ministero ha assicurato che ci aiuterà nell’abbattimento degli stabili abusivi dei Casamonica alla Romanina. Di questo siamo orgogliosi. Stiamo ripristinando la legalità”.
Conte ha promesso alla Raggi poteri speciali per Roma. Ma intanto cosa possiamo aspettarci a più stretto giro per la città?
“Il riscatto dei cittadini. La cosa di cui vado più orgoglioso è il risveglio della coscienza civica. Vi racconto un episodio: durante lo sgombero di un esponente del clan Spada a Ostia, un abitante si è avvicinato ad un agente della nostra Polizia e gli ha detto: “Era ora”. Dopo anni di silenzio e di paura i cittadini stanno rialzando la testa e lo sguardo. Dopo Mafia Capitale, la parte onesta di questa città sta facendo sentire con forza la propria voce, a volte anche spronandoci a fare di più e meglio”.