“La questione verrà affrontata e risolta con la Legge di Bilancio”. Non ha dubbi la presidente della commissione Finanze di Montecitorio, Carla Ruocco (M5S). Che vede proprio nella prossima sessione di bilancio la linea del traguardo per il reddito di cittadinanza.
Insomma, si comincia a fare sul serio?
“Noi abbiamo fatto sempre sul serio e non abbiamo mai contraddetto i punti del nostro programma, confluiti in buona parte nel Contratto di Governo. Detto questo, la road map è stata tracciata. Abbiamo sempre parlato di misure graduali con l’obiettivo di dare fiato alle famiglie e all’economia. Per poi continuare ad implementare questi interventi progressivamente dal secondo anno. Stiamo quindi rispettando gli impegni presi”.
La sottosegretaria Castelli ha parlato di 10 miliardi per finanziare il reddito di cittadinanza a partire dal 2019. Come procederete?
“La questione verrà affrontata e risolta con la Legge di Bilancio, spostando risorse da un ambito ad un altro. A cominciare da quelle stanziate per il reddito di inclusione (del Pd, ndr) che saranno spostate, appunto, sul reddito di cittadinanza. Ma non solo. Il nostro obiettivo è anche quello di avvantaggiare forme di impresa sostenibili e togliere sussidi statali a settori che non rispettano l’ambiente. Tutte scelte politiche che si sostanzieranno proprio nella prossima manovra”.
Tra i provvedimenti in cantiere c’è anche il taglio delle pensioni d’oro. A che punto siete e che tempi prevede?
“Sul discorso delle pensioni d’oro è bene fare chiarezza: stiamo parlando di intervenire sul gap tra pensione percepita e contributi effettivamente versati. Tra l’altro il tetto iniziale, dai 4000 mila euro netti al mese in su, è stato innalzato a 4.500. L’intervento riguarderà ovviamente solo la parte eccedente questa soglia non coperta dai contributi. Chi, al contrario, percepisce una pensione più alta, ma coperta interamente dai contributi, non subirà decurtazioni. Il provvedimento sarà all’esame della commissione Lavoro della Camera, è già calendarizzato e credo ci siano i tempi per approvarlo prima della manovra. La clessidra è già partita”.
Liberando così risorse da destinare con la Manovra al reddito di cittadinanza?
“Alle pensioni minime di cittadinanza, che intendiamo innalzare a 780 euro al mese, con un intervento perequativo”.
A proposito di pensioni, la Camera ha già tagliato i vitalizi, il Senato invece è in ritardo…
“Credo che anche al Senato il taglio dei vitalizi sia ormai in dirittura d’arrivo. La presidente Casellati aveva espresso delle perplessità, ma il M5S ritiene invece che si possa tranquillamente procedere. L’intervento si deve fare e si farà”.
Non sono mancati episodi di tensione nel Governo intorno al ministro Tria. Preoccupata per la tenuta dell’Esecutivo?
“Noi abbiamo un programma e una tabella di marcia. Programma e Contratto sono stati condivisi con un obiettivo preciso: dare risposte alle istanze dei cittadini. Questa è la nostra priorità, non certo metterci in polemica con il ministro Tria che, peraltro, entrando a far parte di questo Governo ne ha condiviso il Contratto intorno al quale è nato”.
E con la Lega come sono i rapporti?
“Personalmente vanno a gonfie vele. I colleghi della Lega, peraltro, hanno sottoscritto la mia proposta di legge sulle semplificazioni fiscali che sarà incardinata la prossima settimana nella mia commissione. Senza contare la battaglia, sempre con la Lega, sull’incompatibilità del presidente Consob Mario Nava che si è conclusa con le sue dimissioni”.