C’è un’imponente trasformazione in atto, causa digitalizzazione, che interessa il mondo del lavoro. Se, come sta avvenendo, si accorciano i tempi e cambiano le modalità del rapporto con il consumatore finale, l’intera organizzazione aziendale deve cambiare. Servono soluzioni veloci, prontezza nelle decisioni, risorse umane dinamiche e flessibili. Serve, in definitiva, un’organizzazione integrata e un capitale umano formato e aggiornato. Da questo si è partiti per parlare delle Nuove relazioni industriali nella trasformazione dei modelli organizzativi, titolo del webinar Fonarcom tenutosi nel corso del Festival del Lavoro.
Il primo commento su questo scenario è venuto da Alessandro Donadio, Hr Innovation leader: “Andrebbe fatto un grande patto di sistema tra chi nelle aziende possiede conoscenze e competenze e chi, come i professionisti, avvicina le imprese. Noi oggi non siamo in un vuoto di esperienza. Le grandi imprese sono un laboratorio cui attingere per portare le esperienze anche alle Pmi”. In ogni caso – è emerso – in una realtà così mutata lo schema tradizionale di contrattazione collettiva non sta in piedi. Da un modello verticistico contraddistinto da gerarchie, classificazione per mansioni e dal rapporto subordinato occorre passare a un modello orizzontale e collaborativo dove il team condivide conoscenze e soluzioni. Cambia il mondo del lavoro, cambia anche la contrattazione.
“Cifa e Confsal l’hanno capito da tempo: i Ccnl devono diventare uno strumento operativo per accompagnare imprese e lavoratori. Se l’Accordo interconfederale del novembre 2019 ha tracciato la via di una contrattualizzazione di qualità, sono i Ccnl Cifa-Confsal a dare risposta concreta ai cambiamenti in atto: viene introdotto lo scatto di competenza – riconosciuto anche in termini retributivi -, parte la nuova classificazione per competenze che sostituisce quella per mansioni, viene arricchito il welfare aziendale con grande attenzione alla salute e alla genitorialità, vengono favoriti strumenti di politica attiva. E al centro di tutto sta la formazione continua, che Fonarcom eroga gratuitamente, per l’acquisizione delle competenze. Formazione oggi disponibile anche per i professionisti” ha dichiarato il presidente di Cifa e di Fonarcom, Andrea Cafà (nella foto).
“Oggi, al datore di lavoro e al lavoratore serve un rinnovato sistema di relazioni industriali in cui si incontrino le esigenze di entrambi” ha aggiunto Cafà: “Al primo vanno assicurate competitività sul mercato e performance superiori; il secondo deve trovare nel ‘suo’ contratto, oltre alla giusta retribuzione e alle giuste tutele, tutto ciò che favorisce la sua crescita come persona e professionista. Un’alleanza stipulata in nome del benessere organizzativo e degli obiettivi di sviluppo, perché nessuno cresce più da solo e nessuno può crescere a discapito degli altri”.
Donata Gottardi, ordinaria di Diritto del lavoro dell’Università di Verona, precisa: “I Ccnl Cifa-Confsal, avendo introdotto una disciplina così vasta e articolata sulle competenze, hanno fatto fare un salto di qualità alla contrattazione collettiva e sono una vera sfida a favore dell’innovazione. Certo, serve anche l’intervento legislativo per normare nuovi modi di lavorare come lo smart working, ma a prendere in mano la materia deve essere la contrattazione collettiva di qualità che va al passo con il cambiamento o addirittura lo anticipa”.
Anche per Maria Giovannone, professore aggregato di Diritto del mercato del lavoro, Università di Roma Tre: “Va riconosciuta l’importanza che la contrattazione ha sulla disciplina del lavoro, soprattutto là dove – vedi smart working – esiste un quadro normativo sviluppato ma non sufficiente in tema di tutela della salute e di prevenzione”. Giovannone ha confermando l’importanza strategica della figura del responsabile dei lavoratori per la sicurezza territoriale (Rlst) negli attuali contesti aziendali, avvalorando l’inizia di Epar, ente bilaterale Cifa Confsal, per nuovi percorsi formativi.
“I Ccnl Cifa-Confsal sono rivoluzionari perché accolgono e interpretano la trasformazione in atto. In questo contesto il consulente del lavoro assume un ruolo da protagonista, soprattutto per le PMI. Una figura chiave con vasti territori di nuova professionalità davanti a sé, ideale interlocutore delle aziende per consigliare le soluzioni più interessanti e innovative” ha concluso Salvatore Vigorini, presidente di InContra.
Alle 17,30 di oggi, su www.illavoro continua e sul sito del Festival, si parla dell’Importanza della formazione per l’efficienza del mercato del lavoro con Francesco Ceresia, Mauro Meda, Manuela Maffiotti, Enrico Limardo e Andrea Cafà.
Prima di altri Fonarcom ha compreso che la ripresa economica dipende dalla capacità di adeguamento non solo delle aziende ma anche degli studi professionali. Questi, infatti, sono paragonabili a un’azienda per processi, relazioni e servizi. Così Fonarcom, in collaborazione con Fondazione Studi e Fondazione Lavoro, apre alla formazione continua dei professionisti e dei loro dipendenti. Da novembre lo strumento “Sistemi di Imprese” (SDI) consentirà agli studi professionali di beneficiare di percorsi formativi erogati a distanza (in FAD) e fruibili su qualsiasi dispositivo e in qualunque momento. L’aggiornamento tecnologico non ha efficacia se non è accompagnato da un aggiornamento professionale in conoscenze e in competenze.