“Ci sono 6 missioni, che si articolano in 18 componenti. A supporto dei progetti c’è la riforma della giustizia, una riforma di sistema che è stata tenuta separata dalle sei missioni ma che sarà un pilastro del recovery: su questo, come sistema Paese, ci giochiamo una parte ingente di credibilità”. E’ quanto ha detto il premier Giuseppe Conte incontrando la delegazione M5S nella riunione dedicata al Recovery Plan.
“Oggi non si chiude nulla, oggi inizia una interlocuzione”, ma, ha detto ancora Conte, “l’interlocuzione deve procedere in modo costante e serrato perché è interesse di tutti e in particolare della intera comunità nazionale che il Recovery Plan procede speditamente perché non possiamo permetterci ritardi”.
“Il Piano nazionale – ha aggiunto Conte – deve riflettere e riflette le indicazioni del parlamento sulle linee guida. Ringrazio i parlamentari che hanno lavorato nelle rispettive commissioni a quelle relazioni che sono state fatte con impegno. Non vedo l’ora di mandare il documento di aggiornamento per poi ricevere ulteriori indirizzi e predisporci al piano finale”.
“E’ un piano che fa parte di una strategia europea – ha aggiunto – che acquisisce maggiore forza perché tutti gli Stati dovranno muoversi in direzione strategica. E’ interessante considerare che altri piani verranno elaborati, offriranno al nostro export la possibilità di espandersi. Il 60 per cento delle risorse sarà dedicato alla transizione verde e digitale – ha ribadito ancora il premier -, il 40 per cento a scuola, istruzione e ricerca, parità di genere, coesione territoriale, e salute”.