Dopo veti incrociati, trattative e l’accordo in extremis, oggi arriva in aula la riforma Cartabia. Alla Camera, a partire dalle 14, prenderà il via l’esame del testo sulla Giustizia tra le diverse posizioni dei partiti. Si inizierà con la votazione sulla questione pregiudiziale di costituzionalità sollevata da “L’Alternativa c’è”, la formazione fondata dai fuoriusciti del Movimento 5 Stelle che resta pesantemente contraria al testo. Successivamente inizierà la discussione generale. Un dibattito che potrebbe essere ben più lungo di quanto sperato dall’esecutivo. Per questo, secondo alcune indiscrezioni, già in serata il governo di Mario Draghi potrebbe chiedere il voto di fiducia per blindare il provvedimento che, a quel punto, potrebbe essere messo in calendario per la giornata di martedì. Poi toccherà al Senato dove la riforma dovrebbe approdare a inizio settembre.
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Intanto in M5S resta alta la tensione tra chi ritiene che l’accordo è il massimo a cui si poteva aspirare e chi la pensa diversamente. Proprio per ritrovare compattezza, nel tardo pomeriggio potrebbe tenersi un’assemblea congiunta con Giuseppe Conte, per fare il punto sulla situazione ed elaborare una strategia condivisa.