Dalla Redazione
Una bomba che sta per esplodere alla Regione Lazio. Il Messaggero l’ha definita così. Si tratta dei vitalizi garantiti agli ex consiglieri di via della Pisana che hanno compiuto 50 anni. Un pensione da 3.000 euro al mese che pesa sui conti del Lazio 20 milioni all’anno. Ad oggi i pensionati d’oro sono 270 ma presto diventeranno 314.
I privilegi sono garantiti da un emendamento bipartisan approvato dal Consiglio nel 2012 che di fatto ha cassato la norma del decreto Monti che escludeva il vitalizio per chi non avesse raggiunto i 66 anni e avesse meno di 10 anni di consiliatura. L’assegno ha cessato di esistere nel 2014 ma la regola non vale a livello retroattivo. La Regione ha, infatti, fissato a 50 anni la soglia per poter accedere al vitalizio. Chi raggiunge il mezzo secolo di vita avrà, dunque, un motivo in più per festeggiare.
Quest’anno la pensione d’oro è scattata o scatterà per 4 ex consiglieri. Vale a dire il Pd Marco Di Stefano (che in quanto deputato non può percepirli), Giuliio Gargano (il quale, secondo il Messaggero, non può accedere al vitalizio in virtù di una sentenza della corte dei Conti), Roberto Buonasorte (La Destra, che compirà gli anni fra pochi giorni)e Nicola Illuzzi. Questi ultimi, tuttavia, per ottenere il privilegio dovranno (sostiene il quotidiano della Capitale)dovranno versare 70mila euro, visto che la scorsa legislatura (targata Polverini)non ha concluso il suo mandato.
Nel 2016 raggiungeranno l’ambito traguardo Enzo Foschi (ex capo segreteria del Sindaco Ignazio Marino),Sandro De Gasperis, Luca Malcotti, Nicola Palombi e Adriano Roma. Nel 2017 l candeline d’oro saranno spente da altri sei ex consiglieri. Il vitalizio è garantito anche agli assessori esterni, che nella scorsa legislatura erano 15.