I grandi artisti e i loro cachet, gli studi scintillanti e le telecamere accese. Per chi è abituato a soffermarsi alla superficie, essendo il mondo dello spettacolo un universo fatto di apparenze, quello è il quadrilatero dove tutto si crea e tutto si distrugge. Ma la realtà dello showbiz italiano passa soprattutto attraverso figure che il telespettatore medio non contempla durante lo zapping, ovvero il manager delle Star. Certo, in passato non troppo recente, c’è stato il caso Lele Mora ad accendere i riflettori sugli agenti dei protagonisti dello spettacolo, ma la vicenda dell’amico di Corona, ben presto, ha virato verso la cronaca nera, facendo dimenticare lustrini e paillets. Cosa che, invece, ha fatto tornare in primo piano la scivolata di Paola Perego moglie di Lucio Presta l’agente di molti teledivi. Perché nella tv italiana chi comanda davvero non sono i direttori di Rete, ma i manager. Sono loro, con abili giochi di sponda e ricatti incrociati, a fare i palinsesti, a decidere chi deve vincere e chi deve perdere, dando sempre l’impressione di lavorare dietro le quinte. Del resto, professionalità e capacità sono elementi del tutto marginali. Prova ne è il fatto che tutti i giornalisti che conducono un programma di approfondimento, sia in Rai che su altre emittenti hanno alle spalle un manager delle stelle. E più l’agente è potente, maggiore è il rapporto con il Palazzo. Palazzo che non guarda solo la tv ma ci vive dentro, curando maggiormente le proprie comparsate più che le interrogazioni parlamentari. Lo share conta più della Costituzione. Al punto che, quale sommo paradosso di un mondo ribaltato, succede che la politica si occupa della Tv, ma solo per una questione di presenze.
Il rapporto che scotta – Il caso è da manuale. Nel mirino del deputato dem Michele Anzaldi, molto attento alle cose di casa Rai, l’agente delle star tra i più ricchi e influenti d’Italia, che spadroneggia a viale Mazzini e, soprattutto, sulla Terza Rete. Dove personaggi della sua scuderia (come Fabio Fazio) ospitano personaggi della stessa scuderia, sfidando il conflitto d’interessi. Anzaldi ha addirittura depositato un dossier alla Commissione parlamentare che vigila sulla tv di Stato. L’esponente dem è andato sul sito della Itc2000 srl ed ha studiato l’elenco degli artisti e dei giornalisti che sono sotto le ali di Beppe Caschetto, che è poi il super agente in questione. Quindi ha ricostruito le apparizioni tv di questi artisti e giornalisti nelle due trasmissioni di Fazio (Che tempo che fa e Che fuori tempo che fa), lui pure uomo di Caschetto. Nel suo dossier, Anzaldi cita Pif (con due apparizioni), Fabio Volo (con due). E ancora: Miriam Leone, Alessia Marcuzzi, Roberto Saviano, infine Giovanni Floris. Come già in un suo esposto all’Anticorruzione, Anzaldi contesta che Fazio (agenzia Caschetto) chiami in video personaggi della stessa agenzia; che Floris, de La7, diretto concorrente di RaiTre, sia ospitato proprio su RaiTre sia pure per presentare il suo libro.
L’epilogo – Ecco se tutto questo vi sembra normale. Altra cricchetta dei soliti noti in Tv è quella gestita della Visverbi, società guidata da Barbara Castorina e Valentina Fontana. Qui la specializzazione è la gestione dei giornalisti da pompare in tv. Ma anche, come dice il sito, da spingere “per speech, storytelling, eventi, convegni e moderazioni”. Nella squadra Visverbi ci sono gli onnipresenti Paolo Mieli, Carlo Freccero (ma che ci fa un consigliere di amministrazione Rai con un agente?), Andrea Scanzi e Gianluigi Nuzzi, quest’ultimo incidentalmente marito della Fontana. Che poi i legami di cuore contano, eccome. La stessa Castorina è fidanzata con Piero Tatafiore, già componente dei giovani del Pdl e oggi lobbista del gruppo Maccaferri e del Sigaro Toscano.