Non è un’attività sempre legale, eppure ora per il Fisco merita anche un codice Ateco, ovvero l’introduzione in un sistema di classificazione che permette di identificare le attività economiche di imprese e liberi professionisti. Parliamo della prostituzione e delle attività di escort, che da quest’anno hanno un proprio codice Ateco. La nuova classificazione, in vigore da gennaio e sviluppata dall’Istat, viene utilizzata dall’1 aprile e comprende questa voce che appare quantomeno sorprendente. La voce si trova sotto la divisione 96: come ha spiegato l’Istat nel comunicato sui nuovi codici, diffuso a dicembre, questo capitolo è stato ristrutturato “prevedendo nuovi gruppi e nuove classi”.
La nuova classificazione dei codici Ateco: entra la prostituzione
E così, andando ad analizzare questa divisione, si arriva alla sotto-categoria denominata “Altre attività di servizi alla persona”. Voce sotto cui rientrano diversi codici, da quelli sulla fornitura di servizi domestici a quelli per i servizi di cura per gli animali di compagnia. O, ancora, attività come gli studi di tatuaggi e piercing. Fin qui tutto normale, fino a quando non si arriva al codice 96.99.92, dedicato ai “Servizi di incontro ed eventi simili”. A cosa si riferisce questa voce? Il codice comprende le “attività connesse alla vita sociale, ad esempio attività di accompagnatori e di accompagnatrici (escort), di agenzie di incontro e agenzie matrimoniali”. Con una citazione esplicita dei servizi di escort, quindi.
Ma poi si fa riferimento anche ad altro, ovvero la “fornitura o organizzazione di servizi sessuali, organizzazione di eventi di prostituzione o gestione di locali di prostituzione”. Difficile essere più espliciti di così per capire che la prostituzione ora ha un suo codice Ateco. Prostituzione che, ricordiamo, è illegale proprio nel caso in cui si parla di sua organizzazione o sfruttamento. L’ultima voce che rientra in questa sotto-categoria è invece quella relativa alla “organizzazione di incontri e altre attività di speed networking”.
La zona grigia
La senatrice del Movimento 5 Stelle, Alessandra Maiorino, chiama in ballo il governo, chiedendo spiegazioni sulle motivazioni che hanno portato a inserire tra i codici Ateco un’attività come la prostituzione. “Se confermato – accusa – sarebbe grave che il Fisco prevedesse nei nuovi codici Ateco l’organizzazione di servizi sessuali. Perché è vero che la prostituzione in Italia non è illegale, ma lo sono tutte le attività di favoreggiamento, sfruttamento e induzione. Esattamente ciò che va a regolarizzare, dal punto di vista fiscale, la nuova classificazione”. La senatrice M5s prosegue parlando di un “orientamento palesemente in conflitto con le leggi esistenti” e sul quale sta “depositando un’interrogazione al ministro Urso. Come è possibile che si vada così palesemente in contrasto con le leggi esistenti? Chi lo ha deciso? Stiamo parlando di attività che creano una zona grigia, lasciando spazio a sfruttamento e tratta. Vogliamo delle spiegazioni”.