La procura di Roma indaga sulla morte del giornalista Andrea Purgatori, scomparso dopo una breve e fulminante malattia all’età di 70 anni. La procura ha aperto un fascicolo di indagine per omicidio colposo dopo una denuncia da parte della famiglia che lamenta presunte cure sbagliate. Nell’atto depositato in procura i familiari chiedono di accertare se la cura di radioterapia a cui si era sottoposto il giornalista per un tumore non ne abbia accelerato il decesso.
La denuncia della famiglia di Purgatori
La famiglia del giornalista ha fatto sapere, attraverso una nota, che i carabinieri del Nas “stanno conducendo indagini per fare luce sulla correttezza delle diagnosi e delle cure apportate al loro caro, deceduto il 19 luglio 2023 dopo solo due mesi dalla diagnosi iniziale”. Indagini partite proprio a seguito di una denuncia dei familiari di Purgatori.
I parenti dell’ex conduttore tv hanno chiesto, nello specifico, “che venga accertata la correttezza della diagnosi refertata ad Andrea Purgatori in una nota clinica romana e la conseguente necessità delle pesanti terapie a lui prescritte, e se, a causa dei medesimi eventuali errori diagnostici, siano state omesse le cure effettivamente necessarie”. La famiglia, rappresentata dall’avvocato Gianfilippo Cau, è difesa nel procedimento dagli avvocati Alessandro e Michele Gentiloni Silveri.
L’autopsia sul corpo dell’ex giornalista
I pm di Roma disporranno l’autopsia sul corpo di Purgatori e acquisiranno le cartelle cliniche. Atti che hanno lo scopo di accertare se la diagnosi e le cure siano state corrette. L’ex giornalista era in cura per una forma tumorale grave in una nota clinica romana e il suo decesso è invece avvenuto in ospedale.