Le pensioni per i giovani di oggi sono un miraggio sempre più lontano. Chi è nato nel 1993 e ha appena compiuto i 30 anni dovrà aspettare i 70 anni prima di poter lasciare il lavoro e accedere alla pensione di vecchiaia. L’unica alternativa è quella di aver maturato un assegno pari almeno a 2,8 volte l’assegno sociale.
Il simulatore Pensami dell’Inps è stato aggiornato alle regole della manovra di quest’anno e fa emergere quanto la pensione sia un miraggio per i giovani. L’importo minimo per lasciare il lavoro in anticipo, a 66 anni e 11 mesi, con la prossima manovra l’anno prossimo dovrebbe salire a 3,3 volte l’assegno sociale.
Sempre per il prossimo anno, la manovra fa saltare l’importo minimo di 1,5 volte l’assegno sociale che ora obbliga a rinviare l’uscita. Si permette così di evitare a chi ha percorsi discontinui, purché abbia almeno 20 anni di contributi versati, di andare in pensione solamente a 74 anni e cinque mesi.
Come funziona il simulatore per la pensione e cosa si può calcolare
Il rilascio dell’aggiornamento del simulatore è stato annunciato con il messaggio Inps del 17 novembre numero 4082. Il sistema permette di sapere quando si andrà in pensione: per farlo è necessario inserire i propri dati anagrafici e quelli relativi alla contribuzione.
Lo strumento dell’Inps permette di effettuare i calcoli basandosi anche sulle misure della manovra 2023, consentendo così di scoprire quando si avrà accesso alla pensione anticipata e all’Opzione donna, ridimensionata dal governo Meloni. Inoltre è possibile salvare il risultato ottenuto in pdf.