di Graziano Bertini
Una “calda” accoglienza quella che ha ricevuto il presidente del consiglio Enrico Letta in visita a Mirandola, in provincia di Modena. Ad attenderlo davanti alla Sorin, l’azienda biomedicale del paese, c’erano una cinquantina di persone, con cartelli e slogan che denunciavano il mancato arrivo dei rimborsi promessi per il dopo terremoto del 2012.
La protesta
Invece di lasciare la protesta fuori dai cancelli della ditta, o di incontrare una delegazione, il Premier ha concordato una terza via con il presidente della regione Emilia Romagna Vasco Errani: il dialogo con i cittadini in protesta. Un confronto che è apparso ben diverso da quello dello scorso 27 gennaio, quando l’allora Premier Mario Monti, visitò il modenese scontrandosi con dure contestazioni e addirittura il lancio di uova. Ieri i toni dei manifestanti sono stati pacati. “C’è rabbia Presidente!”, ha urlato un cittadino. E lui, il presidente del Consiglio, in piedi in mezzo alla calca, ha risposto: “Siamo venuti qui apposta. Si sta facendo tutto quello che si può fare”. Tra le cose più criticate dai dimostranti guidati dall’Associazione Sisma.12, ci sono il meccanismo di garanzia per i contributi alla ricostruzione, il fisco, i rapporti con le banche e i mutui, gli studi di settore per i commercianti. Una donna firmava il suo cartello definendosi “esodata terremotata arrabbiata e disgustata”.
Il dialogo
E Letta ha portato avanti il dialogo, senza filtro, con la gente che criticava, chiedeva chiarimenti, sollecitava risposte. “Una delle cose che più inquieta chi deve ricostruire – ha dichiarato più volte Aureliano Mascioli di Sisma.12 – è la parte del contratto stipulato con le banche per l’erogazione dei contributi alla ricostruzione che prevede che, in caso di modifiche del quadro normativo nei prossimi 25 anni, noi diventiamo garanti del finanziamento erogato”. A rispondere è stato Vasco Errani, precisando che il Governo ha già stanziato e garantito i sei miliardi di euro, e che su questo punto è assolutamente garantito che la normativa non cambierà. E Enrico Letta ha aggiunto: “La legge è legge, è la norma primaria, la garanzia più garanzia che si possa dare”. Per quanto riguarda invece i mutui, il Commissario e il presidente del Consiglio hanno spiegato che nell’incontro di ieri con l’Abi è stato richiesto un rinvio, subito concesso. La moratoria sugli interessi potrebbe quindi essere estesa alla fine dell’anno. “La caduta del Pil – ha dichiarato Letta durante la sua visita nel modenese – è anche figlia del terremoto che ha colpito un pistone del motore dell’Italia”.
Le rassicurazioni
Per questo, il premier ha assicurato di volere “lavorare moltissimo per dare risposte” alla gente colpita. Ripetendo per tutto il faccia a faccia, che sono molte le criticità che troveranno soluzione con il decreto sull’emergenza sisma. “Lo verificherete in pochi giorni – ha spiegato Letta – quando sarà approvato”. Una promessa che il premier ha voluto condividere, come da consuetudine, anche su twitter, dove ha scritto che verranno inserite “altre risposte nel decreto legge 43”.