La pace appesa a una telefonata fra Trump e Putin

Attesa per la telefonata Trump-Putin. Gli Usa: “Ottime chance per la pace”. Intanto Macron batte un colpo con gli alleati

La pace appesa a una telefonata fra Trump e Putin

“Non siamo mai stati così vicini a un accordo di pace come in questo momento”. Parola della portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, secondo la quale i funzionari sono sulla “linea della decima iarda di pace” nei colloqui per porre fine alla guerra della Russia in Ucraina. Molto dipenderà, naturalmente dalla telefonata tra Donald Trump e Vladimir Putin in programma per oggi. Un appuntamento confermato ieri dal Cremlino.

Trump e Putin tornano a parlare dopo in no russo alla tregua

“Ci sono ottime chance”, ha annunciato Trump a proposito dell’appuntamento che arriva dopo il rifiuto russo della tregua di 30 giorni uscita dai colloqui di Gedda. “Vogliamo vedere se possiamo porre fine a questa guerra”, ha ribadito ieri Trump dall’Air Force One, di ritorno da Mar-a-Lago, “forse possiamo farcela, forse no, ma penso che abbiamo ottime possibilità”.

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, intanto ha accettato la tregua parziale, mentre i suoi alleati europei hanno criticato Putin per non essersi impegnato a fermare immediatamente e senza condizioni i combattimenti. Il sospetto è che Mosca miri a prolungare il più a lungo possibile i negoziati, poiché ritiene di essere in vantaggio sul piano militare.

In agenda anche il destino di Zaporizhzhia

“Parleremo di terra”, ha anticipato il presidente Usa, “e parleremo di centrali energetiche, questa è una grande questione”. Il riferimento dovrebbe essere alla centrale di Zaporizhzhia, conquistata dai russi nei primi giorni della guerra, e che si trova in una delle regioni che Mosca ha annesso alla Federazione Russa, ma che controlla solo parzialmente.

La cessione di territori (la Russia occupa quasi il 20% dell’Ucraina) è tra le questioni più delicate dei negoziati. Diversi funzionari dell’amministrazione Usa hanno ammesso che Kiev dovrà fare concessioni in cambio della pace. Putin ha posto il riconoscimento della Crimea e delle quattro regioni annesse nel Sud-Est tra le condizioni per aderire a un cessate il fuoco, insieme al veto sull’adesione ucraina alla Nato e a un accordo di non dispiegamento di truppe straniere in Ucraina.

Macron: “Dobbiamo presentare un piano di pace concreto”

E nella serata di ieri ha battuto un colpo anche il presidente francese, Emmanuel Macron: “Il presidente Zelensky ha avuto il coraggio di accettare la proposta americana di una tregua di 30 giorni. Sta ora alla Russia dimostrare che vuole davvero la pace”, ha scritto su X,  aggiungendo che “con tutti i nostri partner dobbiamo adesso andare avanti per presentare un piano di pace concreto”.