Sono inorridita per quei due ragazzi che hanno visto un uomo sulla strada coi vestiti in fiamme e, invece di soccorrerlo, lo hanno filmato e deriso. In che mondo viviamo?
Silvia Benelli
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Gentile lettrice, l’episodio è tremendo. L’uomo, un pittore 53enne, si dibatteva sull’asfalto del Raccordo anulare di Roma mentre la sua auto era andata a fuoco per motivi sconosciuti. Due ragazzi che passavano su una Golf lo hanno filmato, senza fermarsi e senza chiamare i soccorsi. Si sente la voce di uno due che dice: ““Ah zio, hai pijato foco? Senti che caldo, mamma mia”. I due mostri subito dopo hanno pubblicato il video su internet. L’uomo è morto. Sì, anch’io mi chiedo come siamo arrivati a questo punto. Mi rispondo che un tempo si leggevano libri, oggi si legge Twitter con palate di odio e si guardano video demenziali su TikTok. Ergo, una volta il faro che ci indirizzava era il pensiero di scrittori e artisti. Oggi gli esempi-guida sono il ragazzotto che balla per strada a New York o la ragazzotta che sculetta davanti allo specchio. Mi chiedo: “Sto diventando vecchio? I vecchi credono sempre che il passato sia stato migliore”. Ma non so darmi risposta. Mentre in internet si pubblicava il video dell’uomo in fiamme, i giornali davano la notizia di un agente di polizia che si è tuffato nel lago a Pordenone per salvare una coppia di immigrati la cui auto era uscita di strada e sprofondata in acqua. La ragazza si è salvata, il ragazzo no e l’agente è ricoverato in grave stato di ipotermia. Che il Cielo lo benedica: c’è ancora chi è capace di atti umani e non si è intruppato nel gregge dei beoti del consumismo.
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