Dietrofront, errori macroscopici, veti da Bruxelles, norme che colpiscono al cuore la popolazione esasperando la diffusione della povertà nel Paese. E ancora: oblio in materia ambientale e perfino sulla salute, come nel caso dei mancati finanziamenti al Piano oncologico nazionale. La prima Manovra dell’esecutivo guidato da Giorgia Meloni passerà alla storia come una delle peggiori leggi finanziarie di sempre. Sicuramente la più contestata.
Il Governo salva trivelle e nucleare ma dimentica le politiche Green e l’ambiente
L’ultima polemica esplosa alla vigilia del voto di fiducia sulla manovra a Palazzo Madama ha riguardato i fondi saltati per il Piano oncologico nazionale che erano stati promessi dal premier Meloni e dal ministro Schillaci. Ma a fare infuriare ci sono anche i progetti, scarni o del tutto assenti, a favore delle politiche green, più volte sollecitati dall’Ue e ora anche vincolati al buon esito del Pnrr.
Con la Legge di Bilancio 2023, la maggioranza di Centrodestra ha confermato quanto era già emerso in campagna elettorale, mostrando in modo evidente il totale disinteresse per l’ambiente e le energie pulite. Nel testo della misura, infatti, vengono confermati la riattivazione delle trivelle nell’Adriatico per contrastare il caro energia, già anticipata con il Decreto Aiuti Qater, e il ricorso al nucleare, unica via possibile per uscire dalla crisi energetica secondo l’esecutivo.
Legge di Bilancio verso l’approvazione definitiva. L’affondo di Conte
I primi a denunciare le carenze in materia di politiche Green e ambientali sono stati i parlamentari del Movimento 5 Stelle. In prima linea, Giuseppe Conte. Il leader pentastellato, nei giorni che hanno preceduto la fiducia a Montecitorio, ha presentato 77 emendamenti per correggere i disastri del Governo, spaziando dal welfare all’ambiente, appunto.
Quindi, mentre il testo si avvia verso l’approvazione definitiva in Senato, tra le opposizioni serpeggia il malumore per tutto quello che la misura avrebbe dovuto essere e invece non è. E così il Governo porta a casa una figuraccia di portata internazionale, dimostrando la propria inadeguatezza e inesperienza politica.
“Non solo è una manovra pavida, sottomessa alle regole dell’austerity ma è anche una manovra ingiusta che aumenterà le disuguaglianze sociali” e avrà ripercussioni catastrofiche da un punto di vista climatico e ambientale, ha denunciato il presidente del M5S Conte in occasione dell’intervista rilasciata ad Avvenire.