“Se ci saranno modifiche alla manovra sarà per migliorala ma l’impianto non verrà stravolto”. Il messaggio, recapitato alla coalizione giallorossa dalla capogruppo M5S in commissione Affari costituzionali della Camera, Anna Macina, è chiaro: “Dobbiamo essere severi e intransigenti con chi ruba allo Stato centinaia di migliaia di euro”. L’assioma di partenza non è in discussione. Anche perché, se è vero che le manovre si scrivono in Parlamento, poi c’è anche “un equilibrio da rispettare abbastanza ovvio: il Movimento 5 Stelle è la prima forza politica in Parlamento”. E all’occorrenza è pronto a far valere il suo peso.
Renzi dice di voler migliorare in Parlamento le misure varate nella Manovra e nei decreti collegati. Ma sembra un modo elegante per dire che certe misure non vanno e che devono essere cambiate, non crede?
“Le manovre si scrivono in Parlamento. E lì ci sarà modo anche di migliorare questo testo. Ognuno avanzerà proposte, fa parte della dialettica, poi però c’è un equilibrio da rispettare abbastanza ovvio: il Movimento 5 Stelle è la prima forza politica in Parlamento. In ogni caso se ci saranno modifiche alla manovra sarà per migliorala ma l’impianto non verrà stravolto”.
Tra le misure in questione c’è il carcere agli evasori che ha richiesto incontri bilaterali e un vertice di maggioranza per trovare la quadra. Su questo punto il M5S è disposto a cedere qualcosa alle richieste degli alleati?
“Anche su questo non vedo grandi ostacoli. L’importante è essere d’accordo sul metodo: servono misure che garantiscano allo Stato di poter recuperare le risorse sottratte alla comunità. Su questo si è registrata una voce univoca, il segnale che viene lanciato è che non ci saranno più sconti per gli evasori perché lo Stato si schiera con gli onesti”.
Però, in presenza di emendamenti, in caso di convergenza delle opposizioni, la norma sul carcere agli evasori rischia si essere quantomeno depotenziata. Dovesse accadere, si porrebbe un problema politico nella maggioranza?
“Non accadrà niente del genere. Come dicevo, studieremo bene i dettagli ma sul messaggio della misura c’è piena sintonia: dobbiamo essere severi e intransigenti con chi ruba allo Stato centinaia di migliaia di euro”.
Anche su Quota 100, i renziani continuano a bombardare chiedendone la cancellazione. Come vi regolerete?
“Abbiamo già chiarito che quota 100 deve restare immutata per i requisiti di accesso. Ricordo che non è un obbligo ma una facoltà che viene data a chi ne ha diritto. Però mi permetta anche un’altra osservazione: uno Stato che cambia le regole in corsa non è credibile e perde la fiducia dei cittadini. Sono certa che nessuna delle forze di maggioranza voglia questo”.
Altra battaglia che si intravede all’orizzonte sarà sulla giustizia e in particolare sullo stop alla prescrizione. Non teme che, di rilancio in rilancio, la coalizione giallorossa rischi di ritrovarsi nella stessa condizione di litigiosità di quella gialloverde con tutte le conseguenze del caso?
“Al contrario. La scorsa esperienza è iniziata bene e finita malissimo. Qui vedo invece un percorso vivace ma costruttivo. Questa nuova maggioranza ha esordito con una prova di fuoco come la legge di bilancio e le prime difficoltà sono state risolte nel giro di 48 ore. Se si trova un metodo di lavoro credo che si possa fare molto bene per il Paese e andare fino in fondo”.