La manovra arriva alla prova del Parlamento. Per la legge di Bilancio del governo Meloni è arrivato il momento di affrontare il primo vero test parlamentare. Innanzitutto con la scadenza per depositare gli emendamenti, fissata per martedì. Una prima prova per testare la tenuta della maggioranza, a cui la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha chiesto di non presentare proposte di modifica.
Non sarà la maggioranza a intervenire, ma la manovra comunque cambierà. Di certo sulle pensioni, con le modifiche attese sul taglio degli assegni dei dipendenti pubblici, a partire dai medici. Il governo sta lavorando in queste ore al nuovo piano. Ma quali sono le altre possibili novità?
Come può cambiare la manovra in Parlamento
Non ci sono solo le pensioni tra i temi all’attenzione del governo. Probabile anche una modifica sugli affitti brevi, così come si discute sul rafforzamento del bonus psicologo. Il problema principale resta economico: il governo non ha risorse a disposizione per le modifiche e deve fare tutto a saldi invariati. Il che vuol dire che ogni misura da finanziare necessita di un taglio altrove.
Come spiega il vicepresidente del Consiglio, Antonio Tajani, c’è comunque spazio per qualche miglioramento in Parlamento, a partire dal tema delle pensioni. Sulla questione si pensa di limitare il ricalcolo solamente a chi aderirà alla pensione anticipata, non prevedendo tagli per chi invece ricorrerà alla pensione di vecchiaia.
Resta il nodo delle risorse: per garantire allo Stato gli stessi risparmi servono dagli 11,5 milioni del 2024 ai 2,27 miliardi del 2043. Soldi che potrebbero arrivare da un ulteriore taglio alla rivalutazione delle pensioni più ricche, già ampiamente penalizzate con le ultime due manovre. Per quanto riguarda gli affitti brevi, invece, l’accordo in maggioranza c’è già stato: la cedolare secca dovrebbe salire al 26% solamente dal secondo appartamento in affitto. Sempre Forza Italia, infine, punta a rafforzare il bonus psicologo con ulteriori 40 milioni.