La malnutrizione è un’emergenza mondiale, Save the Children lancia l’allarme: nel 2024 il numero di bambini nati in condizione di fame è cresciuto del 5%

La malnutrizione è un'emergenza mondiale, Save the Children: nel 2024 il numero di bambini nati in condizione di fame è cresciuto del 5%

La malnutrizione è un’emergenza mondiale, Save the Children lancia l’allarme: nel 2024 il numero di bambini nati in condizione di fame è cresciuto del 5%

Se ne parla troppo poco ma la malnutrizione è una vera e propria emergenza mondiale. Secondo un’analisi di Save the Children, l’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro, nel 2024 sono nati almeno 18,2 milioni di bambini destinati a soffrire la fame, circa 35 al minuto.

L’analisi dell’Organizzazione ha mostrato che, nel 2024, il numero di bambini nati in condizione di fame è aumentato del 5% circa rispetto all’anno precedente e del 19% rispetto ai 15,3 milioni registrati nel 2019, quando i progressi sulla malnutrizione infantile hanno iniziato ad arrestarsi. Conflitti, sfollamenti, eventi climatici estremi e l’aumento del costo del cibo hanno contribuito a ridurre la nutrizione dei bambini a livello globale. L’analisi include i bambini nati in Paesi a rischio di carestia o in condizioni catastrofiche di insicurezza alimentare acuta, tra cui Sud Sudan, Haiti, Mali e Sudan, dove livelli di malnutrizione assimilabili alla carestia sono stati registrati in metà dei 18 Stati del Paese.

La malnutrizione è un’emergenza mondiale. Save the Children lancia l’allarme: “Nel 2024 il fenomeno è cresciuto del 5%”

Inoltre, all’inizio di novembre è stato lanciato l’allarme di una forte probabilità di carestia imminente, o già in corso, nella Striscia di Gaza settentrionale, dove 345 mila persone nei prossimi mesi potrebbero dove affrontare livelli di fame catastrofica. Il Territorio palestinese occupato non è incluso nei dati annuali della FAO sulla sottonutrizione, ma l’allarme è stato lanciato dalla principale autorità mondiale sulla fame, l’Integrated Food Security Phase Classification.

“Quest’anno oltre 18 milioni di neonati – 35 bambini al minuto – sono nati in un mondo in cui la fame è la loro drammatica realtà fin dai primi momenti di vita. La fame non conosce confini, prosciuga le energie dei bambini e rischia di privarli del loro futuro. I bambini dovrebbero essere liberi di giocare e apprendere. Nessun bambino dovrebbe preoccuparsi di quando sarà il suo prossimo pasto”, ha dichiarato Hannah Stephenson, Global Head of Hunger and Nutrition di Save the Children.

Dramma in costante crescita

“È necessario garantire finanziamenti immediati e accesso sicuro ai servizi umanitari salvavita per i bambini e le famiglie che hanno un disperato bisogno di cibo, nutrizione, assistenza sanitaria, acqua, servizi igienici e sanitari, protezione e sostegno ai mezzi di sussistenza. Abbiamo gli strumenti per ridurre significativamente il numero di bambini malnutriti in questo momento, come abbiamo fatto in passato. Tuttavia, se non affrontiamo le cause profonde della fame e della malnutrizione, i progressi che sono stati fatti a beneficio dei bambini continueranno a subire un’inversione di tendenza”.

I bambini sono sempre i più vulnerabili in caso di crisi alimentari e, in assenza di cibo sufficiente e del giusto equilibrio nutrizionale, sono ad alto rischio di malnutrizione acuta, che può causare l’arresto della crescita, ostacolare lo sviluppo fisico e mentale, aumentare il rischio di contrarre malattie letali e, infine, causare la morte. Tra Paesi in cui almeno il 20% della popolazione soffre la fame, si prevede che quest’anno la Repubblica Democratica del Congo (RDC) avrà il più alto numero di bambini nati sottonutriti, circa 1,6 milioni, con il conflitto che rimane un fattore chiave della fame nella RDC e a livello globale.

Gli shock climatici, come inondazioni e siccità, minacciano sempre più l’accesso dei bambini al cibo. Più di 1,4 milioni sono nati in condizioni di fame in Pakistan, uno dei Paesi più vulnerabili alla crisi climatica, che ha registrato il secondo più alto numero di bambini nati in condizioni di fame tra i Paesi con oltre il 20% di sottonutrizione.