È stato un delitto di mafia quello di Enzo Fragalà, avvocato di Catania ed ex parlamentare, morto il 26 febbraio 2010. E oggi, a distanza di 7 anni, sono stati effettuati 6 arresti, smentendo che l’ipotesi secondo cui il movente fosse qualche avances fatte da Fragalà alla moglie di un detenuto vicino alla mafia.
L’aggressione a colpi di bastone avvenne la sera del 23 febbraio, di fronte allo studio della vittima a opera di sconosciuti: Fragalà fu soccorso che era ancora in vita. Ma dopo tre giorni è deceduto in ospedale in seguito alle ferite riportate. Oggi emerge che il delitto è stato di stampo mafioso. “I suoi atteggiamenti nei confronti dei suoi assistiti che inviata ad una apertura verso gli inquirenti aveva irritato e infastidito Cosa nostra. E per questo andava punito”, ha spiegato il Procuratore di Palermo Francesco Lo Voi, in riferimento alle persone arrestate.
Gli inquirenti ritengono che l’omicidio sia stato preparato dai capi mafia del Borgo Vecchio per lanciare un segnale agli altri avvocati. “Sia per le modalità esecutive che per le finalità, come ha anche riconosciuto il gip, possiamo dire che il delitto Fragalà è un omicidio di mafia che doveva costituire un segnale all’intera classe forense”, ha confermato Lo Voi.