di Stefano Sansonetti
Della delicata materia aveva cominciato a occuparsi Giovanni Legnini (Pd), fino a non molto tempo fa sottosegretario all’economia con delega ai giochi. Poi, non senza qualche sorpresa, per lui è arrivato nientemeno che l’incarico di vicepresidente del Csm. La casella, così liberata, è stata coperta nelle scorse settimane da Paola De Micheli, sempre Pd, nominata dal governo sottosegretario al ministero di via XX Settembre. Con tanto di delega sui giochi che dovrebbe essere ufficializzata a breve. E chi è la De Micheli? A leggere la sua scheda sulla Camera dei deputati, dove viene qualificata come “imprenditore agricolo”, non sembrerebbe molto ferrata sul tema del gioco d’azzardo.
I PRECEDENTI. Di fedele osservanza lettiana, almeno fino a qualche tempo fa, la De Micheli è stata una delle più vivaci animatrici di Vedrò, il think tank dell’ex premier Enrico Letta chiuso qualche tempo fa. Tra le ragioni della sospensione delle attività c’è anche una polemica sui finanziamenti del pensatoio. Chi compariva tra le aziende che periodicamente facevano affluire soldi? Gtech-Lottomatica, il colosso dell’azzardo controllato dal gruppo De Agostini. E qui il terreno potrebbe farsi un po’ sdrucciolevole. Che la De Micheli abbia frequentato Vedrò è certificato da alcune sue dichiarazioni pubbliche e da alcune pagine ancora oggi reperibili sul sito internet personale del nuovo sottosegretario. Quanto ai finanziamenti erogati al pensatoio, ieri Gtech-Lottomatica, sollecitata da La Notizia, ha fornito un quadro dei rapporti intrattenuti negli anni. In particolare la società guidata da Marco Sala ha fatto sapere di aver sostenuto il think tank nel 2007 con 25 mila euro, nel 2011 con 20 mila e nel 2012 con 15 mila. Per carità, non si tratta certo di cifre colossali, ma testimoniano l’attenzione comunque prestata da Gtech per un pensatoio attraverso il quale sono passati politici di ogni schieramento. Che poi si tratta della stessa attenzione manifestata da altre grandi aziende che nel tempo hanno finanziato Vedrò, da Enel a Eni, passando per Telecom, Sisal, Autostrade e altri. Detto questo i contributi di Gtech-Lottomatica rimangono agli atti. Così come agli atti rimane la assidua partecipazione della De Micheli al pensatoio.
LA SINTESI. Al punto che, volendola semplificare con un po’ di malizia, la situazione che va profilandosi è la seguente: la delega al settore dei giochi, di cui massimo protagonista è Gtech-Lottomatica, sta per essere affidata a un sottosegretario che fino all’altro ieri animava un pensatoio periodicamente finanziato dalla stessa Gtech-Lottomatica. Società sulla quale, tra l’altro, l’attenzione del governo dovrebbe essere massima, se solo si considera che con l’acquisizione dell’americana Igt il gruppo trasferirà la sua sede legale a Londra, con possibile contrazione del gettito fiscale finora incassato dallo Stato italiano. La De Micheli, contattata da La Notizia, ha innanzitutto confermato che a breve si aspetta l’assegnazione della delega ai giochi. Quanto ai finanziamenti di Gtech a Vedrò, il sottosegretario spiega che “la cosa non mi condiziona affatto”. In più aggiunge che “con il lavoro svolto nel corso del tempo in commissione bilancio ho avuto modo di conoscere tanti settori e ho una capacità di valutarli in modo perfettamente autonomo”.
Twitter: @SSansonetti