La lista della spesa (ornamentale) di Mamma Rai vale 139.941 euro

Tanto spenderà la Rai per il “cibo ornamentale” nei programmi. E finite le dirette, i prodotti finiranno nella spazzatura

La lista della spesa (ornamentale) di Mamma Rai vale 139.941 euro

Due entrecotte di controfiletto (20,33 euro al kg); 300 g di Parma dolce (22,47 euro totali); 500 gr di granella di pistacchi (19,36 euro). Ma anche 120 lumache giganti al naturale (85 euro) e 2 petti d’anatra stagionati (83 euro). Quella che avete appena letto è la lista della spesa di Mamma Rai…

Sono infatti alcune delle 1.351 voci di acquisto contenute nel Prezziario allegato all’“Indagine di Mercato” lanciata dalla Rai per la “Fornitura di generi alimentari a scopo ornamentale e per preparazione piatti ornamentali per la produzione dei programmi televisivi realizzati dal CPTV di Roma palinsesto estivo/autunnale 2024”. Valore complessivo stimato da Viale Mazzini per l’intera lista della spesa ornamentale: 139.941,49 euro I.V.A. esclusa. Durata del contratto: “4 mesi a decorrere dalla data di sottoscrizione”.

Gli alimenti servono per la scenografia dei programmi Rai

Ma a cosa serviranno mai 1.351 prodotti – che annoverano anche alimenti di nicchia come la zuca Butternut a pera, il Daycon radici bianche, la sogliola che deve essere rigorosamente d’Olanda e la combo di salse: mango chutney/dip piccante/guacamole/rafano/sriracha hot chili/tanfdori/teriyaki/worcester e wraps?

Semplice, servono tutti per le produzioni di: “Uno Mattina Estate – Estate in diretta – È sempre mezzogiorno ed altri”. Tutto cibo che non verrà consumato, ma servirà come scenografia. E, una volta ripreso dalle telecamere, sarà destinato al cestino dell’umido. Non male per programmi che prediacano il cibo a km zero e combattono lo spreco alimentare…

E la consegna è a carico del vincitore

In realtà, come specifica il bando, il vincitore (che ancora non è stato emesso, trattandosi solo di “indagine di mercato” non vincolante) non dovrà consegnare tutto il cibo, ma dovrà averlo pronto per la consegna a seconda delle esigenze delle produzioni che verranno comunicate con poche ore di preavviso.

Sarà poi cura del Fornitore consegnare (a sue spese) i prodotti in uno dei vari centri di produzione Rai (Via Teulada, Saxa Rubra, Centro Frizzi Nomentano, Auditorium Foro Italico, Teatro delle Vittorie, Via Asiago) oppure in “altri centri televisivi non di proprietà Rai situati nel Comune di Roma”.

Naturalmente potrà capitare che il carrè di cervo (50 euro al chilo) possa servire “presso set esterni, posti entro il GRA di Roma, incluse le ZTL e luoghi per i quali potrebbero risultare necessari permessi di accesso”, anche in quel caso sarà compito del fornitore pagare gli accessi e procurarsi i permessi.