La Commissione Ue invita gli Stati membri a modernizzare i loro regimi di reddito minimo con la raccomandazione di un Reddito di cittadinanza adeguato.
“Il Movimento 5 Stelle è con l’Ue, Fratelli d’Italia invece da che parte sta?”, così Mario Furore, l’eurodeputato M5S che prosegue: “L’idea di cancellare il Reddito di cittadinanza rappresenta un’umiliazione per milioni di cittadini che soffrono la fame e non riescono ad arrivare alla fine del mese. Molti di questi vivono al Sud che sconta purtroppo un’arretratezza economica causata principalmente dal disinteresse e dall’inefficienza della vecchia classe politica”.
La prossima scadenza per questo tema potrebbe essere proprio il 10 ottobre, giorno in cui il Parlamento europeo sarà chiamato ad esprimersi sull’interrogazione orale che dovrebbe approvare in plenaria tra dicembre e gennaio.
La linea di Conte
Intanto M5S non chiude del tutto al Pd. O meglio, come spiega la deputata 5S Chiara Appendino: “Per noi contano i temi, nei fatti e non a parole”. “Abbiamo visto che quando c’è stata la crisi del governo Draghi noi ponevamo questioni come il caro bollette e il salario minimo mentre il Pd guardava dall’altra parte” insiste.
Per questo, confermando la linea di Giuseppe Conte, conclude: “Con questa dirigenza del Pd è impossibile parlare. Ma se in Parlamento si dovessero fare battaglie comuni su temi condivisi, non ci sarà nessun problema. Anzi, ben venga”.