La “legge-mancia” da 2 miliardi del Pirellone per i comuni amici

Per il Pd, il Pirellone ha varato una legge che favorisce i comuni del centrodestra con investimenti a pioggia

La “legge-mancia” da 2 miliardi del Pirellone per i comuni amici

Al suo varo il presidente Attilio Fontana la ribattezzò pomposamente “Piano Marshall”, con chiaro riferimento agli aiuti post seconda guerra mondiale che gli Stati Uniti elargirono all’Italia e ad altri paesi europei. La differenza è che in quel caso i soldi li regalavano gli americani, nel caso invece della legge regionale 9 del 2020 (il cosiddetto Piano Lombardia) a distribuirli è la Regione Lombardia, che con gli stanziamenti previsti si è indebitata per i prossimi 30 anni (il countdown è partito già dal 2022) per 38,1 milioni di interessi e 62,8 milioni di quota capitale.

I soldi ai comuni cari agli assessori regionali

Alcuni mesi fa la trasmissione Report indagò su chi ha beneficiato degli aiuti, concentrandosi sui 2 miliardi destinati ai Comuni tramite ordine del giorno dei consiglieri regionali. Di questi, 48 comuni della Città Metropolitana hanno ricevuto finanziamenti, ma solo 5 sono guidati da amministrazioni di centrosinistra. A Vezza d’Oglio, paese di Davide Caparini, assessore regionale al Bilancio dell’epoca, sono andati 2 milioni di euro per parcheggi interrati, area camper, spazi ricreativi all’aperto e riqualificazione del polo sportivo.

Dalmine, paese dove Claudia Maria Terzi, assessore regionale alle Infrastrutture, ha incassato 6.350.000 milioni di euro per la nuova sede dei vigili, la ristrutturazione di una caserma e uno svincolo stradale. A Paderno Dugnano sono arrivati fondi regionali per finanziare diverse opere grazie a un ordine del giorno presentato da Marco Alparone, attuale vice governatore ed ex sindaco.

Per il Pd è una Legge-mancia

Sulla legge-mancia, come l’hanno ribattezzata le opposizioni, ieri è tornato all’attacco il Pd con il consigliere Pietro Bussolati e il capogruppo in Regione Pierfrancesco Majorino: “Fontana e la sua giunta hanno deciso di non puntare su grandi progetti strategici, ma su piccole mance diffuse. E dopo quattro anni, a pandemia finita, stanno continuando a finanziare nuovi progetti, magari in sostituzione dei precedenti, sempre con la stessa logica”.

Per trovare i soldi Regione ha acceso un mutuo

“È qualcosa a cui noi ci opponiamo, anche perché è una spesa che grava come un macigno sul bilancio regionale, prova ne è che per la prima volta, avendo esaurito la cassa, in Regione hanno deciso di ricorrere sia al mutuo, che costerà altre decine di milioni l’anno da sottrarre al welfare, ai servizi ai disabili, alla formazione o a tanti altri capitoli di intervento regionale, sia all’utilizzo di una parte della cassa riservata alla spesa sanitaria. Presto i soldi mancheranno e sarà soprattutto per la legge mancia”, ha detto Bussolati, capo delegazione Pd in commissione bilancio e partecipate del Pirellone, in una conferenza stampa.

Fondi per “oltre due miliardi” sono stati distribuiti alle amministrazioni comunali “con ordini del giorno della maggioranza e delibere di giunta”. Investimenti andati spesso a amministrazioni di centrodestra, con progetti cambiati in corsa. come nel caso di Giussano, dove era previsto il finanziamento del ripristino del ponte di via Grigne per 800 mila euro poi scomparso e sostituito da altri tre interventi per cifre simili o Sesto San Giovanni, dove nel 2024 compare due volte la riqualificazione della già riqualificata piazza Petazzi, con il secondo lotto degli “interventi di manutenzione straordinaria, riqualificazione, messa in sicurezza e abbattimento delle barriere architettoniche (per 550.000 euro) e per la riqualificazione totale della piazza (rifacimento della pavimentazione, nuovi corpi illuminanti, nuovo arredo urbano e dissuasori di velocità) per 700.000 euro.

“Insomma”, hanno sintetizzato i dem, si tratta di “oltre due miliardi di mance”.