La Lega vuole la rottamazione, ma le destre si spaccano

Salvini e la Lega rilanciano la rottamazione, con il sostegno di Giorgetti. Ma senza quello di Forza Italia e Fratelli d'Italia.

La Lega vuole la rottamazione, ma le destre si spaccano

La Lega tira dritto e rilancia una nuova rottamazione delle cartelle. Con la benedizione anche del ministro dell’Economia – ed esponente dello stesso Carroccio – Giancarlo Giorgetti. Ma la proposta divide la maggioranza, con Forza Italia che chiarisce che la priorità è il taglio dell’Irpef e Fratelli d’Italia che esprime ancora più dubbi. Il Consiglio federale della Lega, presieduto da Matteo Salvini, ha ribadito l’obiettivo della rottamazione e il ministro Giorgetti ha confermato che al Mef sono già al lavoro per trovare una soluzione tecnica.

Era stato il presidente della commissione Attività produttive, Alberto Gusmeroli, a confermare che Giorgetti “sostiene” la proposta delle 120 rate mensili, che il ministero starebbe studiando. Posizione che effettivamente lo stesso diretto interessato ha di fatto confermato: “Non smentisco”, ha risposto il ministro dell’Economia a chi gli chiedeva se fosse d’accordo, come detto da Gusmeroli. Non è una novità, ma anche stavolta l’iniziativa leghista sembra non essere condivisa dal resto della maggioranza e pare che il suo obiettivo primario sia quello di piantare una bandierina, ancor prima di valutarne l’effettività possibilità di realizzarla in accordo con gli alleati.

La Lega vuole la rottamazione, ma Fi e Fdi frenano

Fredda è persino Forza Italia, che sembrava più favorevole alla proposta leghista. Il presidente dei senatori azzurri, Maurizio Gasparri, sottolinea come sia necessario puntare prima sulla riduzione dell’Irpef per il ceto medio: “Accanto agli obiettivi riguardanti la cosiddetta rottamazione delle cartelle, per Forza Italia è essenziale la riduzione dal 35 al 33% della ritenuta Irpef su redditi fino a 60.000 euro”. Insomma, la rottamazione può aspettare. Dubbi vengono espressi anche dal presidente di Noi Moderati, Maurizio Lupi, secondo cui “occorre essere realisti e fare i conti con le risorse disponibili, perché ci sono esigenze di bilancio da cui non si può prescindere”. E, inoltre, “bisogna fare in modo che la rottamazione delle cartelle esattoriali sia un aiuto a saldare le proprie pendenze, in un rapporto virtuoso in cui il fisco è amico dei contribuenti e c’è maggiore attenzione per evitare errori e ‘cartelle pazze’, ma non diventi un colpo di spugna a vantaggio dei più furbi”.

Frena pure Nicola Calandrini, di Fratelli d’Italia, che intervistato da Affaritaliani.it spiega che il problema è “capire se ci sono le risorse”. Il suo partito non è contrario, spiega, ma bisogna trovare le coperture, così come quelle per la riduzione dell’Irpef per il ceto medio. Stessa posizione del ministro Luca Ciriani. Che scaricano così, di nuovo, la palla in mano a Giorgetti.