“La protezione speciale è una fattispecie che si è allargata a dismisura e l’intento del governo è abolirla”. È quanto ha detto a La Stampa il sottosegretario leghista all’Interno, Nicola Molteni (nella foto con Salvini), parlando di sbarchi e migranti.
Il sottosegretario Molteni: “La protezione speciale è una fattispecie che si è allargata a dismisura e l’intento del governo è abolirla”
“Credo che tutti siano consapevoli della necessità di intervenire per fermare quella che ormai è diventata una forma di sanatoria illegale – ha aggiunto l’esponente della Lega -, perché favorisce la concessione di permessi di soggiorno che vanno ben oltre la definizione di protezione internazionale. Dobbiamo garantire lo status di rifugiato e la protezione sussidiaria , cioè accogliere chi scappa da guerre e persecuzioni. Il resto è un di più e può essere cancellato”.
“Bisogna tornare alla configurazione impostata nel 2018 con Salvini al Viminale”
“Se non hanno diritto all’asilo o alla protezione sussidiaria, sono come i migranti economici irregolari e non possono restare in Italia”, ha aggiunto il sottosegretario Molteni ribadendo: “Non può passare il principio che, anche se non hai diritto alla protezione internazionale, in Italia la ottieni lo stesso. La protezione speciale è diventata anche un fattore di attrazione per le partenze verso l’Italia”. “Come Lega – ha spiegato – presenteremo i nostri emendamenti per cancellare la protezione speciale e tornare alla configurazione impostata nel 2018 con Salvini al Viminale”.
“Quello che dice il sottosegretario Molteni sulla protezione speciale è vero – ha detto all’Ansa il presidente della commissione Affari costituzionali del Senato, Alberto Balboni di FdI -, non c’è dubbio che sia un problema, visto che esiste solo in Italia. Le norme approvate nel dicembre 2020 dal governo Conte, su pressione della ministra Lamorgese e con il sostegno del Pd, hanno trasformato l’Italia nel paese con le maglie più larghe sulla protezione e l’accoglienza degli stranieri che sanno di avere un’altissima probabilità di rimanerci e quindi preferiscono l’Italia a paesi come la Gran Bretagna o la Grecia. Poi, come affronteremo la questione sarà oggetto di confronto anche nella maggioranza”.
“Come FdI – ha aggiunto Balboni -, siamo aperti a ogni possibilità di miglioramento e saranno le forze politiche a valutare lo strumento migliore (tra il disegno di legge proposto dalla Lega in discussione alla Camera e il decreto varato dal governo dopo il naufragio di Cutro che mercoledì approderà al Senato, ndr)”.
Balboni (FdI): “Serve una norma transitoria o una sanatoria per chi ha già un permesso di soggiorno”
Balboni ha aggiunto che per gli stranieri che hanno già un permesso di soggiorno in Italia in base alla normativa sulla protezione speciale, si dovrà pensare a “una norma transitoria o una sanatoria”. “Non è che si vuole buttare a mare quella gente come dice la sinistra strumentalizzandoci e alzando i toni”.