“Dieci anni da Segretario Federale della Lega. Innumerevoli battaglie, tante vittorie, tenacia da vendere e una regola che ci ha sempre accompagnati: mai mollare. Leader, Capitano, Ministro, Vicepremier, Senatore, Amico: semplicemente, Grazie Matteo!”. Sono le parole che sono comparse ieri sul profilo Instagram della Lega con cui il partito ha voluto augurare un buon compleanno da segretario al suo leader. Belli questi dieci anni di Matteo Salvini.
Forte questo Salvini che negli ultimi dieci anni è riuscito a governare con tutto e con il suo contrario, rimangiandosi ogni volta i propositi precedenti e arrivando perfino a negare i suoi stessi provvedimenti. Forte Salvini che annuncia il reddito di cittadinanza per pasturare qualche voto al Sud e poi dopo qualche mese accusa i cittadini del Sud di oziare per il reddito di cittadinanza. Forte quel Salvini lì, ricorda tanto il ragazzetto brillo che cantava che i napoletani puzzano per ripresentarsi con la felpa con la scritta Napoli in bella mostra. A proposito di felpe. Di questi dieci anni rimane la faccia buia del Capitano di fronte alla copia della sua maglietta tenuta in mano dal sindaco polacco Wojciech Bakun, primo cittadino di Przemysl.
C’era Putin in primo piano, quel Putin che Salvini in questi dieci anni ha ripetuto di considerare un “salvatore dell’Occidente” tanto da volerlo scambiare con più di un Mattarella. Grazie Matteo. Grazie anche per il Ponte sullo Stretto che per anni è stato il simbolo di tutti i mali del Sud e che ora si è trasformato nell’opera necessaria per la nazione. E grazie ancora per la legge Fornero che era la madre di tutti i mali e che invece ha mantenuto senza nemmeno un plissé. Auguri Salvini. Auguri a noi.