Una Lega di… lotta e di governo. Prosegue da mesi la faida interna alla maggioranza dove il Carroccio guidato da Matteo Salvini, da tempo in crisi di consensi, non fa altro che rimarcare la propria differenza dal resto del governo guidato da Giorgia Meloni nella speranza di recuperare il terreno perduto. Una dinamica ormai antica e per la quale non ci si dovrebbe sorprendere se non fosse che ora la Lega è arrivata al paradosso visto che ha deciso di cavalcare la protesta dei trattori, sconfessando le decisioni e i provvedimenti dell’esecutivo di cui fa parte e che lo stesso partito del Capitano ha contribuito ad approvare.
Il Carroccio rivuole l’esenzione dell’Irpef agricola. Che però ha contribuito a cancellare
Come spesso accade in situazioni come queste, Salvini lancia il sasso e dopo manda in avanscoperta i suoi fedelissimi. Non fa eccezione quanto accaduto ieri quando il Capitano, recandosi in Abruzzo per una iniziativa del proprio partito, ha confermato la propria disponibilità ad incontrare una delegazione di agricoltori. Poi, ripercorrendo uno schema visto e rivisto, ha mandato in avanscoperta il vicesegretario della Lega Andrea Crippa che, in un’intervista a Il Fatto Quotidiano, ha lanciato il guanto di sfida al governo: “Per prima cosa c’è una questione di metodo. Se la posizione del governo è non ascoltarli (gli agricoltori che stanno manifestando in tutta Italia, ndr), questo non va bene. Coloro che protestano ogni giorno vanno a lavorare e non prendono il Reddito di cittadinanza. Quindi per prima cosa serve il dialogo”.
Insomma l’accusa, non tanto velata, è che il governo non stia facendo abbastanza, omettendo di dire che di questo esecutivo fa parte il Carroccio. Una critica spietata che poi punta il dito su Francesco Lollobrigida visto che Crippa aggiunge: “Io credo che il ministro dell’Agricoltura debba riceverli e dialogare con loro, anche perché molti di coloro che scendono in strada sono iscritti alla Coldiretti, quindi non possiamo non ascoltarli”. Ma c’è di più. Lo stesso leghista, entrando nel merito della soluzione da trovare, ha invitato il governo a scrivere una nuova norma che sostenga economicamente gli agricoltori spiegando che l’eventuale esenzione dell’Irpef per i redditi bassi sotto i 10 mila euro, su cui starebbe ragionando proprio Lollobrigida tra mille difficoltà visto il bilancio statale a secco, si tratterebbe di “un primo segnale ma non basta, non è sufficiente: noi chiediamo l’esenzione totale per tutti gli agricoltori. I soldi si devono trovare, su queste cose non si possono fare calcoli economici o di cassa”.
Parole quasi identiche ribadite anche da Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera, secondo cui: “Sulla questione dell’Irpef agricola noi ci stiamo lavorando perché noi riteniamo sia stato un errore quello del governo di cancellare l’esenzione per il 2024 (…) Aspettiamo che il governo ci dia delle risposte”. Peccato che la storia raccontata dalle Lega faccia acqua da tutte le parti visto che ieri il capogruppo FdI alla Camera, Tommaso Foti, ha spiegato: “Non risulta che siano mai state avanzate in sede di esame e di approvazione della legge di bilancio al Senato riserve da parte di gruppi della maggioranza in ordine all’esenzione dell’irpef agricola, la cui mancata proroga è stata decisa proprio in quella sede”.
Se qualcuno avesse vissuto su Marte negli ultimi due anni, leggendo le dichiarazioni della Lega – degne della più feroce opposizione – penserebbe che il governo a cui si riferiscono le truppe del Capitano è di area centrosinistra o, almeno, parte di un esecutivo di cui la Lega non fa parte. E invece no. Questo governo non solo è sostenuto dalla Lega ma al suo interno vanta anche esponenti di spicco a partire proprio da Salvini, nella duplice veste di vicepremier e di ministro delle Infrastrutture, e Giancarlo Giorgetti che ricopre il ruolo di ministro dell’Economia.
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Insomma la Lega di certo non è, come invece sembra voler far credere, uno sparring partner della Meloni. Una contraddizione che non è passata inosservata alle opposizioni con Francesco Boccia, presidente dei senatori del Partito democratico, convinto che “le parole del capogruppo della Lega alla Camera confermano che questa maggioranza è divisa anche sulla questione che riguarda l’esenzione Irpef sui terreni agricoli. Su cui ora devono fare di corsa retromarcia. Se Molinari pensa che cancellare l’esenzione sia stato un errore vuol dire che Lollobrigida o Giorgetti hanno sbagliato”.
Dem che poi ha concluso affermando: “La verità è che in maggioranza è cominciata la gara per mettere il cappello alla protesta degli agricoltori. Questo comportamento è indecente. Prima, in manovra, hanno detto no ai nostri emendamenti che chiedevano la proroga dell’esenzione e ora fanno a gara per dimostrare la loro vicinanza a chi protesta”.
“Penso che il governo italiano sull’agricoltura stia facendo bene e possa fare ancora meglio. Il disastro è l’Europa”
“Per me è un punto di partenza e sono convinto che si possa fare anche di più” ha detto Salvini, oggi, da Potenza, rispondendo a una domanda sulla proposta fatta dalla premier Meloni per l’esenzione Irpef agricola fino a 10mila euro di reddito. “Io penso che il governo italiano sull’agricoltura stia facendo bene e possa fare ancora meglio. Il disastro è l’Europa”, ha continuato il vice premier e ministro dei trasporti.