Poliziotti alla fame. Con straordinari pagati pochi spiccioli e pure in ritardo. E come se non bastasse nei prossimi dieci anni 40mila di loro andranno in pensione, con il serio rischio, se non arriveranno rinforzi, che non sarà più possibile garantire la giusta sicurezza agli italiani. Tutti problemi piuttosto noti quelli venuti fuori ieri in occasione del convegno del Silp Cgil, vere e proprie piaghe annose, ma la novità è quella annunciata dal ministro dell’interno, Luciana Lamorgese.
Dopo 14 mese di promesse fatte alle forze dell’ordine da Matteo Salvini, senza alcun intervento concreto, la titolare del Viminale ha lavorato sin dall’inizio per dare risposte reali agli uomini in divisa e, dopo i primi provvedimenti già adottati dal Governo, ha ora assicurato che entro la fine dell’anno verrà varato un decreto per assumere altri agenti, andando così a riempire gli enormi vuoti che si stanno creando nell’organico.
PAGHE INDEGNE. A denunciare con forza la insostenibile situazione con cui si trovano quotidianamente a fare i conti i poliziotti, ieri è stato lo stesso capo della Polizia, Franco Gabrielli. “Pretendiamo l’apertura del rinnovo del contratto di lavoro – ha affermato Gabrielli – che assicuri uno stipendio dignitoso per tutti, che è la precondizione e la cifra distintiva di uno Stato serio”. Poi il capo della Polizia è andato anche oltre, specificando che è “immorale pagare 4 euro l’ora gli straordinari dei poliziotti ed è immorale che debbano aspettare due anni per vederseli riconosciuti”. “La sicurezza costa”, ha concluso.
L’ANNUNCIO. Preoccupazioni condivise dal ministro Lamorgese, che ha però assicurato altre assunzioni, sottolineando anche che le stesse non saranno previste nel Def e non saranno inserite nel maxiemendamento alla Manovra, ma in un provvedimento ad hoc che l’Esecutivo metterà a punto entro la fine dell’anno. “Non vi spaventate se nel maxi emendamento non vedrete le nuove assunzioni – ha dichiarato infatti la Lamorgese – perché saranno in un provvedimento che sarà fatto la prossima settimana e comunque entro la fine dell’anno. Ritengo che le norme che abbiamo inserito hanno concretezza, ci sono le risorse nonostante le difficoltà”. Il ministro ha infine sostenuto che è fondamentale, per mantenere alto il livello delle forze dell’ordine, avere una visione più ampia, che vada oltre il riconoscimento degli straordinari non pagati, e investire nella formazione dei giovani.
I DUBBI. I sindacati di polizia intanto assicurano che continueranno a vigilare affinché le attese risposte arrivino e in fretta. “Per i poliziotti occorre un maggiore livello di tutela e di riconoscimento della professionalità, un miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro degli operatori che passa attraverso migliori condizioni economiche e normative. E anche attraverso riconoscimenti salariali adeguati dopo 350 giorni dalla scadenza del contratto di lavoro”, ha affermato Daniele Tissone, segretario generale del Silp Cgil. E se non arriveranno gli stanziamenti promessi? Il sindacato è pronto a una “protesta eclatante”.