Zelensky nel suo viaggio a Singapore ha detto che, se Putin vince in Ucraina, potrebbe portare la guerra in Asia, e ha fatto capire che le Filippine sono in pericolo. Le solite boutade surreali del comico.
Marisa Corsetti
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Gentile lettrice, ho ascoltato l’intervista a Rtvm, la televisione di Stato filippina. Zelensky dice: “Se l’Ucraina cade, Putin può muovere guerra nella vostra zona”. Ora, che Putin si proponga di conquistare le Filippine, a oltre 9.000 km da Mosca, è di un’assurdità palese. Come dire che la Mongolia sta per invadere il Brasile. Ma purtroppo la cosa non è da ridere. Gli incendiari sanno sempre dove lanciare il fiammifero e Zelesnky sa che gli Usa stanno costruendo e armando 4 nuove basi militari nelle Filippine in aggiunta alle 5 che già possiedono. È un investimento notevole, di cui si parla poco o niente, ma che svela una realtà inquietante: gli Usa stanno accerchiando la Cina nel quadrante indo-pacifico. Le Filippine rappresentano un caposaldo strategico in due scenari. Il primo è quello di un eventuale attacco cinese a Taiwan: Manila è la capitale più vicina, con isole a soli 190 km da Taipei. Il secondo è quello di una provocazione alla Cina. Le Filippine hanno un contenzioso con Pechino per la proprietà di alcuni isolotti disabitati. Non è affatto escluso che Manila possa essere strumentalizzata da Washington per creare un casus belli con la Cina: basterebbe un piccolo incidente tra le unità navali dei due Paesi, qualche morto, e poi partirebbe l’escalation. È lo stesso schema usato in Ucraina: provocare la Russia, spingerla a entrare in guerra e dare la colpa a Putin.
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