A sette giorni dall’elezione a governatore del Lazio, l’avvocato Francesco Rocca non riesce a venire a capo delle pressanti richieste degli eletti che pretendono quasi tutti di sedere in giunta in attesa della proclamazione ufficiale dei seggi che avverrà soltanto alla fine di questa settimana.
Il neo governatore Rocca assediato dalle pretese dei partiti. Tajani spinge la Spena, Fazzone vuole Simeone in Giunta
La Lega infatti ha presentato una memoria al Viminale e alla Corte di Appello di Roma che potrebbe far perdere tre consiglieri a Fratelli D’Italia. Gli azzurri invece hanno alzato la posta facendo richiesta di tre assessorati sperando di portarne a casa almeno due. Il primo a batter cassa è stato il ministro degli esteri Antonio Tajani, che avrebbe convocato il giorno dopo le elezioni il neo governatore Rocca alla Farnesina per chiedere un assessorato per l’ex deputata di FI Maria Spena.
Ma se Tajani ha chiesto un posto in giunta al presidente del Lazio anche il ras pontino Antonio Fazzone sta cercando di piazzare il consigliere Pino Simeone che era destinato fino a qualche tempo fa a ricoprire un ruolo dirigenziale nella società Acqua Latina: oggi anche lui scalpita per un posto al sole alla Pisana.
Rischia, invece, di restare a bocca asciutta il consigliere Fabio Capolei che nonostante gli oltre 6mila voti incassati per ora sarebbe fuori dalla rosa dei papabili per uno scranno in giunta. Il nome di Capolei (non indagato) è saltato fuori tra le pagine della relazione della commissione d’inchiesta del comune di Nettuno che ha portato allo scioglimento del Consiglio comunale per mafia.
“La commissione ha acquisito l’intera documentazione relativa ai piani di riqualificazione urbana “Pianetti di zona” che consentono di far cambiare destinazione d’uso di una serie di zone agricole recentemente approvato dalla Regione Lazio per i quali Fabio Capolei si è speso rivendicando pubblicamente l’impegno profuso presso gli organi regionali – si legge nelle carte -. Sottoponendo ad un’attenta analisi gli elenchi dei fondi è emerso che tra i lotti figurano soggetti legati direttamente o indirettamente alle consorterie criminali del territorio”. Ma non è tutto.
Secondo indiscrezioni, il consigliere della Lega Giuseppe Cangemi starebbe facendo diavolo a quattro per ottenere la presidenza del Consiglio regionale a cui aspira anche Mister Preferenze Giancarlo Righini prescritto nel 2016, come abbiamo raccontato sulla Notizia, per i reati di associazione a delinquere finalizzata alla turbativa d’asta ed alla corruzione. A gestire le trattative per la Lega è Claudio Durigon.
Insomma, una lotta intestina che vede Francesco Rocca tirato per la giacchetta da più parti. Sebbene il neogovernatore stia cercando in ogni modo di tenere per sé (appetiti dei partiti permettendo) l’assessorato alla Sanità che fa gola a molti. A partire dal consigliere Massimiliano Maselli che da anni visita tutte le strutture sanitarie del Lazio a rotazione.
Maselli era candidato con l’ex assessore di Anzio Laura Nolfi che ha, però, ritirato la sua candidatura in corsa. Anche il suo nome era finito (da non indagata) nella relazione della commissione che ha portato allo scioglimento del comune di Anzio per mafia. Al suo posto è subentrata Edy Palazzi.
Intanto a preoccupare il presidente del Lazio sono anche le quote rose. Nel centrodestra, da quanto apprende La Notizia, in molti ritengono che, tra le donne all’altezza del compito, solo Roberta Angelilli avrebbe le competenze per sedere in giunta. Se la matassa non dovesse sbrogliarsi, l’extrema ratio potrebbe essere quella di ricorrere anche nel Lazio al modello Lombardia. Dando vita ad un tavolo comune della maggioranza attorno al quale provare a chiudere la partita. Ma in questo modo a dare le carte non sarebbe più Rocca.
Giovedì è prevista una riunione dei coordinatori regionali dei partiti che hanno sostenuto Rocca
Forse qualcosa potrebbe sbloccarsi giovedì. I coordinatori regionali dei partiti che hanno sostenuto la candidatura di Rocca – FdI, Lega, Forza Italia ma anche Udc e Noi Moderati – hanno infatti convocato una riunione che, secondo quanto si è appreso, servirà, soprattutto, per fare il punto sulla composizione della giunta.
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