La Francia è il primo Paese al mondo ad aver incluso il diritto all’aborto nella sua Costituzione. I parlamentari francesi si sono riuniti lunedì 4 marzo nella reggia di Versailles per includere esplicitamente nella carta costituzionale la “libertà garantita” delle donne di abortire e quindi proteggere questo diritto, messo in forse in molti Paesi.
I parlamentari francesi si sono riuniti a Versailles per includere esplicitamente nella Costituzione il diritto all’aborto
“Sì, la libertà di abortire rimane in pericolo – ha detto il premier francese, Gabriel Attal – sostanzialmente minacciata, perché tutto nella nostra storia lo dimostra. Le nostre libertà sono, per loro stessa essenza, minacciate, fragili, alla mercé di chi prende decisioni. E quando vogliamo attaccare le libertà di un popolo, è sempre con quelle delle donne che iniziamo. Simone de Beauvoir ancora una volta, aveva ragione”.
La revisione costituzionale che garantisce alle donne la possibilità di decidere l’interruzione di gravidanza – un giorno storico, per la maggioranza dei cittadini d’Oltralpe – secondo un sondaggio del novembre 2022 è sostenuta dall’86% dei francesi. L’effettività del provvedimento è stata garantita dalla maggioranza dei tre quinti dei voti espressi dai deputati dell’intero Parlamento, ampiamente superata (solo 72 parlamentari su 925 hanno votato contro).
“Ovunque, vediamo i diritti delle donne rimessi in discussione – ha spiegato Prisca Théventot, portavoce del governo francese – sono calpestati, Oltreoceano ma anche in Europa. Dobbiamo poter andare avanti con la voce del progresso, degli ideali e noi, come francesi, diamo vita a un grande momento di emozione e possiamo essere orgogliosi di continuare ad andare avanti. Ma deve essere anche una responsabilità, dobbiamo continuare ad essere vigili nei mesi e gli anni a venire”.
“Questa ‘costituzionalizzazione’ non ci pone particolari difficoltà – ha aggiunto Marine Le Pen leader del partito d’opposizione di estrema destra Rassemblement National – ma di qui a parlare di giorno storico ce ne passa. È un giorno che Emmanuel Macron ha organizzato per la propria gloria. Va bene, questa potrebbe essere l’unica vittoria, tra virgolette, che potrà mettere sul suo bilancio dopo dieci anni”.
Monito del Vaticano: non può essere un diritto sopprimere la vita umana
Intanto, mentre i movimenti femministi si sono radunati per tutta la giornata in centro, a Parigi, per seguire in diretta l’andamento del voto a Versailles, il Vaticano ha fatto sentire la sua voce contro l’iniziativa francese. Non può esserci un “diritto a sopprimere una vita umana”, ha ammonito la Pontificia Accademia per la Vita che, in una nota, ha ribadito la posizione della Conferenza Episcopale francese (CEF) sostenendo che “l’aborto, che rimane un attentato alla vita fin dall’inizio, non può essere visto esclusivamente nella prospettiva dei diritti delle donne”. La nota si chiude con una citazione di Papa Francesco, secondo cui “la difesa della vita non è un’ideologia ma è una realtà umana che coinvolge tutti i cristiani”.