All’indomani delle immagini-shock di Romano Fenati che, nel corso del GP di San Marino della Moto 2 ad oltre 250 Km/h si avvicina alla moto di Stefano Manzi per pinzargli la leva del freno, la carriera del pilota ascolano vale meno di un soldo bucato. Quello che nei primi anni della sua esperienza in Moto 3 era considerato un astro nascente, adesso è nella polvere e solo per colpa sua. L’ormai ex pilota (e non vediamo come possa essere diversamente, ndr) non è nuovo a colpi di testa. Già nel 2015 aveva mostrato di avere un livello di scarso autocontrollo; quanto nel corso di un battibecco in pista con Ajo durante il warm up di Moto3, diede un calcione alla moto del finlandese. Quella volta finì all’ultimo posto in griglia per condotta violenta; questa volta, probabilmente, appenderà il casco al chiodo dopo il “cortocircuito” di Misano.
Alla decisione presa ieri dalla direzione gara di squalificarlo per due gare; questa mattina è arrivato il licenziamento in tronco del suo team.”Adesso possiamo comunicare che il Marinelli Snipers Team rescinde il contratto con il pilota Romano Fenati per il suo comportamento antisportivo, inqualificabile, pericoloso e dannoso per l’immagine di tutti. Con estremo rammarico, dobbiamo constatare che il suo gesto irresponsabile abbia messo in pericolo la vita di un altro pilota e non possa essere scusato in alcun modo” si legge nella nota. Passano poche ore e, quello che già era nell’aria diventa realtà: Fenati non ha più un sellino nemmeno nel 2019. A prendere le distanze dall’irrascibile pilota ascolano è anche il team per il quale doveva gareggiare nella prossima stagione. “La grave scorrettezza compiuta da Romano Fenati ai danni di Stefano Manzi, durante la gara di Moto2 del Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini che si e’ svolta sul circuito Marco Simoncelli di Misano Adriatico, avra’ ripercussioni anche in futuro. Al di la’, infatti, della bandiera nera in gara e della squalifica per due GP comminata dalla Direzione Gara, MV Agusta non intende essere rappresentata da Fenati per il 2019, l’anno che vedra’ il ritorno della Casa varesina nelle massime competizioni sportive, in particolare nel Campionato Mondiale Moto2”. “Sara’ percio’ rescisso l’accordo tra MV Agusta Reparto Corse Forward Racing Team e il pilota Romano Fenati” si legge nel comunicato stampa del team di Giovanni Cuzari che per il 2019 aveva puntato su Fenati per la collaborazione con la mitica MV Agusta, adesso in mano a Giovanni Castiglione. A salvargli il posto non è servito, ovviamente, il mea culpa di Fenati. “Chiedo scusa a tutto il mondo sportivo. Questa mattina, a mente lucida, avrei voluto che fosse stato solo un brutto sogno.
Penso e ripenso a quei momenti, ho fatto un gesto inqualificabile, non sono stato un uomo! Un uomo avrebbe finito la corsa e poi sarebbe andato in Direzione Gara per cercare di ottenere giustizia per i precedenti episodi. Non avrei dovuto reagire alle provocazioni” ha scritto sul proprio sito. “Le critiche sono corrette e comprendo l’astio nei miei confronti – aggiunge il pilota ascolano -. Voglio scusarmi con tutti quelli che credevano in me e tutti quelli che si sono sentiti feriti dalla mia azione. E’ uscita un’immagine di me e dello sport tutto, orribile. Io non sono cosí, chi mi conosce bene lo sa!”. “Nella mia carriera, sono sempre stato un pilota corretto – continua Fenati -. L’anno scorso sono stato uno dei pochissimi a non ricevere alcuna penalizzazione, non ho mai messo a repentaglio la vita di qualcun altro, anzi, ho sempre sostenuto che ci sono piloti pericolosi, in pista, per stile di guida. E’ vero, purtroppo ho un carattere impulsivo, ma la mia intenzione non era certo quella di fare del male ad un pilota come me ma volevo fargli capire che quello che stava facendo era pericoloso e che anch’io avrei potuto fargli delle scorrettezze cosí come lui le aveva appena fatte a me!”. Fenati conclude cosi’: “Non voglio giustificarmi so bene che il mio gesto non e’ giustificabile, voglio solo scusarmi con tutti. Ora avro’ tempo per riflettere e schiarirmi le idee”. Beh, credo che di tempo ne avrà tanto, forse oltre il 2019… (ITALPRESS)