La Sveglia

La scelta di Vivian, figlia di Musk: addio al padre e alla Patria

La figlia di Elon Musk, Vivian, dice addio agli Stati Uniti: dopo la vittoria di Trump ha deciso di lasciare il Paese.

La scelta di Vivian, figlia di Musk: addio al padre e alla Patria

Vivian Jenna Wilson, figlia transgender di Elon Musk, ha deciso di lasciare gli Stati Uniti. La scelta non è solo una questione personale, ma un atto emblematico che riflette la disillusione di chi vede il Paese scivolare verso un’era di regressione sociale. Dopo la vittoria di Donald Trump, il ritorno di un leader che incarna il populismo, il patriarcato e l’esclusione, la dichiarazione di Vivian su Threads — “Non vedo il mio futuro negli Stati Uniti” — suona come una condanna senza appello.

Vivian non è una figura qualsiasi: è la figlia dell’uomo che gioca a fare il Prometeo moderno con i razzi e le auto elettriche, ma che ha sostenuto pubblicamente un presidente che non solo mina i diritti civili, ma anche la sicurezza e la dignità delle persone transgender. La relazione tra padre e figlia è già stata un campo di battaglia: Vivian aveva già accusato Musk di essere un genitore freddo, facile all’ira e narcisista. Un uomo che, tra un tweet e l’altro, ha abbracciato un machismo tecnologico che non conosce empatia.

Non c’è solo l’ombra di Trump in questa fuga, ma quella di un intero sistema che permette ai potenti di giocare con le vite altrui. Musk, con la sua influenza e il suo endorsement, ha contribuito a legittimare un discorso tossico, ricalcando il copione dell’irresponsabilità mascherata da visione. Vivian, in fuga da una patria e da un padre, è il simbolo di una generazione che cerca altrove una promessa di dignità.

E mentre le torri d’avanguardia di Musk svettano nel cielo, al suolo rimane l’amaro: una libertà decantata solo per chi rientra nei suoi canoni.