Le Lettere

La disfatta della Nato

La disfatta della Nato

Oggi si sente dire che la Russia ha vinto e la Nato è stata sconfitta. Ma è così? Non ne sono sicuro. E la guerra non è finita.
Aldo Mazzei
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Gentile lettore, ricorda quando Macron e altri, convinti di avere la vittoria in tasca, dicevano “Non bisogna umiliare Putin”? Oggi non sente più quelle frasi, perché la guerra non è finita ma la Russia ha già umiliato la Nato. La guerra, innescata dagli Usa, si è poggiata interamente su armi, intelligence e finanziamenti Nato. È la Nato che dà ordini. È la Nato che ha messo in campo un esercito mercenario. Ed è la Nato che è stata sconfitta. Non potendo attaccare in proprio la Russia – che avrebbe reagito con un contrattacco atomico e la desertificazione di Nord America ed Europa – la Nato ha arruolato l’esercito ucraino, che a inizio guerra contava ben 250mila uomini (per un raffronto, l’Italia ha 94mila soldati) più 200mila riservisti. In cambio della carne da cannone, a Kiev sono stati promessi vantaggi futuri come l’adesione alla Nato stessa e all’Ue con i suoi ricchi cotillon. La Russia, tagliata fuori dai commerci con le zone più ricche del mondo e con il solo aiuto di due Paesi “poveri” come Nord Corea e Iran, nonché l’assistenza forzatamente “timida” della Cina, è riuscita, contando sulle proprie forze, a sconfiggere l’esercito messo in campo dalla Nato. Il messaggio recepito in tutto il mondo è che la Russia da sola ha sconfitto i 32 paesi più ricchi e arroganti del pianeta sostenuti anche da Giappone, Australia e Sud Corea. Mi sembra indubbio dunque che si tratti della disfatta più umiliante subita dall’America e dal suo braccio armato che è la Nato.