La dieta vegana finisce sotto accusa anche a Milano come possibile concausa della malnutrizione di un bambino. A poco più di dodici mesi il piccolo pesava quanto uno di tre mesi. E quando i nonni l’hanno portato per un controllo al Fatebenefratelli di Milano, gli esami del sangue hanno evidenziato livelli di calcio “ai limiti della sopravvivenza”.
La causa dei problemi del bambino, già affetto da una grave cardiopatia congenita, sarebbe la rigida dieta adottata dai genitori. Una scelta che, secondo i medici, ha portato a un deficit di calcio “quasi incompatibile con l’infanzia”.
Di fronte alla ferma opposizione dei genitori, che hanno rifiutato di sottoporre il figlio a ulteriori accertamenti, il Procuratore del Tribunale dei Minorenni è intervenuto d’ufficio chiedendo l’immediato ricovero del bambino. Per il bambino è stato disposto il ricovero e l’affido ai servizi sociali del Comune.
Adesso il piccolo è sottoposte alle cure del San Donato. Dopo le resistenze iniziali, anche i genitori del bambino sembrano aver capito la gravità della situazione. Ma al termine del ricovero la Procura dovrà decidere se restituire il piccolo alla famiglia, affidarlo ai nonni materni o collocarlo in una casa famiglia.
Il caso, riportato dal Corriere della Sera, è solo l’ultimo di una serie di episodi analoghi, tutti correlati alla dieta vegana adottata dai genitori dei piccoli. Il più recente è quello della bambina vegana di tre anni finita in rianimazione al Gaslini di Genova il 29 giugno scorso a causa di un grave deficit di vitamina B12. “Rispettiamo la scelta dei genitori – ha commentato Luca Bernardo, primario di Pediatria al Fatebenefratelli – ma deve essere chiaro che chi sceglie questo regime alimentare deve somministrare al bambino gli integratori consigliati dal medico, in particolare calcio e ferro”.