“Chiedo formalmente alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni di verificare se corrisponda al vero l’informazione a me giunta anonimamente che dal febbraio 2023 sarei sottoposto a captazione informatica del telefono (intercettazione permanente e totale)”. È quanto afferma in un video sui social Marco Cappato, tesoriere dell’associazione Luca Coscioni e candidato alle suppletive a Monza per il seggio del Senato che fu di Silvio Berlusconi.
“Il monitoraggio sarebbe ad opera dell’Aisi su richiesta del Dis”
“Il monitoraggio – aggiunge Cappato – sarebbe ad opera dell’Agenzia informazioni e sicurezza, Aisi, su richiesta del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza della Repubblica, Dis, autorità delegata dalla Presidenza del Consiglio dei ministri”.
Come racconta Cappato, le intercettazioni sarebbero disposte “per eventuali ipotesi di contestazione del reato di associazione sovversiva ed eventuali reati riscontrati in fase di indagine”. “Nel caso in cui questa informazione, che potrebbe anche riguardare le persone con le quali collaboro da anni – aggiunge ancora Cappato -, dovesse essere in tutto o in parte corrispondente al vero, allora chiedo alla presidente del consiglio dei ministri Giorgia Meloni di disporre immediatamente l’interruzione di tale attività perché in patente violazione con il libero esercizio dei diritti civili e politici fondamentali previsti dalla nostra costituzione, che la Repubblica italiana ha l’obbligo di rispettare anche in virtù dell’avere ratificato tutti gli strumenti internazionali dei diritti umani. Quindi chiedo su questo una risposta immediata”.
Mantovano: “Escludo nel modo più assoluto che vi sia o vi sia stata attività di intercettazione nei confronti di Cappato”
“Escludo nel modo più assoluto che vi sia o vi sia stata attività di intercettazione nei confronti dell’on. Marco Cappato” ha affermato, in una nota diffusa da Palazzo Chigi, il sottosegretario Alfredo Mantovano, Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica.